Il professor Dario Sacco, dell’Università di Torino, ha presentato alcuni studi relativi alle tecniche di agricoltura conservativa in risaia (minima lavorazione o semina su sodo) al convegno Ristec del 15 aprile. Ecco le sue conclusioni: «Le potenzialità produttive sono simili fra aratura e minima lavorazione ma la semina su sodo è penalizzata dal ridotto investimento iniziale, si creano aree senza piante a causa di difficoltà di germinazione: problematica che necessita miglioramenti degli apparati meccanici utilizzati per la semina. Anche le paglie devono essere distribuite omogeneamente durante le operazioni di raccolta. Importantissima la scelta varietale, da eseguire in base al tipo di apparato radicale, l’indice di accestimento e il numero di spighette per pannocchia; fondamentale per ridurre il divario produttivo, nonostante permanga il problema fallanze alla semina e quello delle infestanti». Autore: Ezio Bosso
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost