Le riserie mantengono una propensione all’acquisto buona ma disomogenea nelle sedute di borse tenutesi tra lunedì e martedì. Che gli impianti lavorino è indubbio, alla luce di trasferimenti settimanali sempre al di sopra delle 30.000 tonnellate e prezzi in calo nei sotto prodotti. Si sviluppano così leggere tensioni al rialzo ma nessuna novità emerge dai listini, due dei quali rimangono completamente invariati.
CARNAROLI PIÙ 52 CHE 50 €/Q LORDI
L’unico documento in cui si registrano discostamenti viene emesso a Novara. Qui i similari di Carnaroli scendono a 52 €/q lordi. Tale valutazione risulta in auge da alcune settimane nei bollettini di Vercelli e Mortara ed è leggermente superiore ai 50 €/q lordi proposti a Milano, come minimo della voce “Carnaroli e similari”. All’atto pratico si continua ad oscillare tra questi due valori, in base alla qualità merceologica della partita ed alla varietà, ma negli ultimi mercati si propende più per i 52 €/q lordi. A porre un freno rimangono disponibilità trasferibili sopra la media e previsioni di semine dubbie. Non è ancora certo se e quanto diminuirà l’investimento di superficie rispetto allo scorso anno, quando era stato abbondante. Classico rimane scambiato e quotato da 60 €/q lordi in su, con una situazione di disponibilità ridotta ed interesse sempre attivo da parte della nicchia a cui è ormai dedicato.
ROMA VERSO I 60 €/Q LORDI
Sempre nel listino della città di S. Gaudenzio passo avanti per il gruppo Roma. Tale raggruppamento si porta così a 57 €/q lordi in questa sede, stessa valutazione espressa venerdì a Mortara (leggi l’ultima analisi). Le quotazioni non sono dunque univoche, andando dai 55 €/q lordi di Milano ai 59 di Vercelli, ed allo scambio pare vi siano tensioni rialziste. Si inizia a vociferare di 60 €/q lordi a determinate condizioni, alla luce di prospettive di semina in netto calo e disponibilità trasferibili nella norma.
Quest’ultime sono deficitarie, al contrario, per i gruppi Baldo e S. Andrea, che con la variazione di lunedì sono quotati in tutte le sedi 80 €/q lordi. Per tali gruppi, tuttavia, le prospettive di semina sono in aumento e ciò sembra tranquillizzare i compratori, per questo non si prevedono rialzi. Ancor più calmi grazie al recente inserimento di Cl007 nel mercato dedicato all’export dei due gruppi merceologici citati (in particolare Baldo e similari). Cò ha permesso di soddisfare i clienti senza forzare la mano sul prezzo di due comparti poco disponibili. Il lungo A del gruppo Loto continua ad essere scambiato dai 55 €/q lordi in su.
RIALZI POSSIBILI PER SELENIO, PROPOSTE DI CONTRATTO PER LUNGHI B
Gli altri lunghi A da export/parboiled non assorbono il minimo passo indietro visto venerdì a Mortara, restando a 50 €/q lordi alla voce dedicata ai meno pregiati. Si registra l’allineamento dei minimi a Novara, utile a portare la cifra alla pari con i valori espressi da tempo nelle altre sedi. Alcune varietà di questo comparto pare siano state acquistate più volentieri a 50 €/q lordi dall’industria tra lunedì e martedì, per questo si è mantenuto il prezzo. Le prospettive di semina in deciso aumento non depongono a favore di questo segmento di mercato nel breve periodo ma la disponibilità trasferibile non è eccessiva. Per i tondi nessuna novità. Generici disponibili e con previsioni di semina in aumento. Restano poco cercati ma con prezzi allo scambio in linea con i listini.
Quotazioni ufficiali aderenti ai compensi pattuiti nelle compravendite anche per Selenio e Centauro. I due risi da sushi restano però più cercati dalle riserie, poiché si prospetta un calo nelle semine per la campagna 2024. Questa domanda pare stia favorendo un apprezzamento per Selenio, con voci di scambi possibili a 58/60 €/q lordi se si accettano pagamenti lunghi. Lunghi B sempre molto cercati ai 50 €/q lordi attualmente espressi da ogni bollettino, a causa di difficoltà nel commercio internazionale e disponibilità trasferibili in linea con il passato. Per gli “indica” anche le superfici si prospettano in calo, tanto da portare le maggiori riserie ad invogliare alla semina di questi risi proponendo contratti di coltivazione a 45 €/q lordi con ritiro alla raccolta e pagamento a 60 giorni. Una valutazione di poco inferiore all’attuale sostenuta dalle predette difficoltà di mercato, che quindi si presume possano mantenersi. Autore: Ezio Bosso.
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