Sul BURL n.28 del 12 luglio sono pubblicate le Disposizioni Attuative del secondo bando per l’Op. 4.01.1 del PSR della Regione Lombardia, concernente gli “Investimenti per immobilizzazioni materiali” (leggi QUI). Nel bando vengono elencati gli interventi ammissibili, le modalità e tempistiche di presentazione delle domande, i criteri per la formazione delle graduatorie di punteggio per l’ammissibilità al finanziamento, già descritte da Riso Italiano in occasione dell’ emanazione del primo bando (http://www.risoitaliano.eu/psr-lombardo-analizziamo-la-misura-4/ ).
L’entità dei contributi, erogati in conto capitale, è del 35% della spesa ammessa per la generalità delle aziende di pianura, mentre arriva al 45% per le aziende condotte da giovane agricoltore che beneficia anche del contributo di “insediamento” previsto dalla Op.6.01.1 del PSR ( le percentuali di contributo sono elevate del 10% per le aziende di montagna, ma questa è una casistica che ovviamente non interessa i risicoltori). Rimangono invariate sia la soglia minima di 30 punti per poter presentare la domanda che le indicazioni limitative per l’ ammissibilità a finanziamento delle macchine “innovative” che hanno comportato la bocciatura di molte domande che nel primo bando avevano come oggetto le attrezzature per “minima lavorazione”. La spesa ammissibile per domanda non può eccedere i 3 milioni di euro come nel primo bando, ma la spesa minima ammissibile per singola domanda è elevata a 50 mila euro (conto i 40 mila euro del bando precedente). La dotazione finanziaria è elevata ad 80 milioni di euro (erano 60 nel primo bando), di cui 20 già destinati alle aziende di montagna.
Una significativa novità rispetto al primo bando sta nella riduzione dei tempi utili per presentare le domande, che possono essere inoltrate tramite SISCO dal 13 luglio fino alle ore 12.00 del 23 settembre prossimo. Un taglio di ben 25 giorni rispetto al primo bando se si pensa che il precedente bando era stato pubblicato sul BURL il 31 luglio 2015, con apertura dei termini di presentazione al 3 settembre e chiusura al 3 novembre. Una riduzione ancor più significativa e penalizzante se si pensa che la finestra di apertura delle domande corrisponde in parte con il mese di agosto, periodo tradizionalmente “vacanziero” per molte ditte e uffici pubblici e privati, ed in parte con il mese di settembre, che in genere corrisponde ad una fase di intensi lavori agricoli. Per questo la predisposizione della documentazione da allegare alle domande, dalle autorizzazioni amministrative ai progetti, dalle relazioni tecniche agli immancabili tre preventivi di spesa, potrebbe comportare per le aziende interessate una vera e propria corsa contro il tempo.
Il taglio dei tempi utili per la presentazione delle domande da parte delle aziende agricole appare ancor più singolare se si pensa che Regione Lombardia ha concesso a sé stessa una proroga di 82 giorni (dall’ originario termine del 4 luglio al 26 settembre) per il completamento delle istruttorie e la formazione delle graduatorie dell’ Op. 16.2.01 riguardante i “progetti innovativi e pilota”, adducendo tra l’ altro come motivazione che “… il partenariato scientifico partecipante ai progetti sopra citati osserva convenzionalmente una pausa lavorativa nel mese di agosto e che è pertanto inopportuno far ricadere in questo periodo i termini in cui il richiedente può avvalersi della possibilità di riesame”. Approfondisci la proroga QUI.