Dallo Stato 8,2 milioni a Scotti per aumentare la capacità produttiva dello stabilimento di Pavia del 20 per cento. Non è tutto. Dietro il finanziamento erogato da Invitalia sulla base di un accordo di sviluppo tra la società e il Ministero dello sviluppo economico c’è un programma di valorizzazione dell’intera filiera. Era una delle condizioni perchè il progetto fosse finanziato. Lo conferma in quest’intervista il patron, Dario Scotti, che parla di «occasione irripetibile, e non solo per noi industriali». Lo spiega il direttore generale industriale del gruppo Marco Zaninelli, il quale precisa che «il progetto è stato scelto in quanto realizza una sostenibilità di filiera, oltre a economia circolare e tutela dell’ambiente: le tecnologie con cui saranno trattate le acque industriali saranno il fiore all’occhiello del nuovo stabilimento». In sintesi, entro il 2025 partiranno i lavori di efficientemento e digitalizzazione (con venti assunzioni) che varranno nel complesso 21,3 milioni di euro (8,2 erogati dal Mise a fondo perduto e 442mila dalla Regione Lombardia): saranno potenziate le linee di produzione delle bevande vegetali, il confezionamento, la logistica, la produzione di sushi, ma anche la produzione di riso bianco, per abbassare i costi e alzare la qualità. Infine il parboiled. Commentando l’investimento, il sottosegretario alle politiche agricole Gianmarco Centinaio ha insistito sul fatto che «questi accordi aiutano la filiera a restare competitiva» e Scotti rilancia in quest’intervista sulla necessità di fare squadra, qui ed ora.
L’INTERVISTA A DARIO SCOTTI
Dottor Scotti, se si investe molto si spera di guadagnare moltissimo, o no?
Questo è un momento straordinario per il nostro prodotto: il riso italiano è talmente apprezzato all’estero che sta trovando un proprio spazio, mentre prima faticava, su tutti i mercati. Soprattutto, lo trova con una sua caratterizzazione: cercano il riso italiano per risotto, prodotto in Italia. Se riusciamo a cogliere questa opportunità di grandi consumi che stanno arrivando potremo crescere non solo in fatturato industriale ma come filiera, passando da una risicoltura generalista a una caratterizzata per la produzione di risi specifici per la domanda del mercato: sottolineo che sta crescendo non solo la domanda di riso italiano per il risotto ma anche per il sushi.
Scotti chiama dunque a raccolta i risicoltori?
Parlo alla filiera del riso, parlo a tutti: vedo l’opportunità del risotto e del sushi per tutti. La filiera italiana può avere un ruolo che non aveva dieci anni fa. Se noi investiamo è perchè il riso italiano – non il riso tout court, badate bene! – sta passando da commodity a speciality.
I CONTRATTI HANNO UN FUTURO
Per cogliere questa opportunità i coltivatori dovrebbero concentrare l’offerta o stipulare contratti di coltivazione con voi?
La concentrazione è aumentata rispetto al passato, sia a livello commerciale che aziendale, perchè oggi non trattiamo più con cascine da venti ettari ma imprese da duecento. Credo che i contratti di coltivazione aumenteranno: del resto, fare massa conviene a tutti.
Prezzi così diversi da un anno all’altro non aiutano a stabilizzare i contratti.
I prezzi oscillano molto, è vero. Quest’anno noi industriali paghiamo prezzi altissimi. Eccessivi, non sono prezzi da costi ma da domanda. Mi auguro che si arrivi a un equilibrio tra domanda e offerta.
DOVE ANDRANNO I PREZZI
Chiede prezzi più bassi?
Credo che arriveremo a prezzi più bassi di oggi ma più alti della media degli anni passati, perchè la risicoltura speciality merita dei margini e una filiera è solida se il valore è redistribuito.
Gli investimenti riguarderanno anche la lavorazione di bevande vegetali – ad esempio, la soia – per altre aziende industriali e sicuramente continuerete a lavorare anche molta commodity. Non è che la grande riseria di Pavia si prepara a diventare uno stabilimento di lavorazione di tante materie prime vegetali?
No, noi siamo risieri e la nostra missione è il riso: può capitare una relazione sinergica con un partner, qualche buon contratto, ma siamo e restiamo una riseria. Autore: Paolo Viana