Listini poco movimentati e scambi ridotti sono quanto emerge dalle sedute di borsa di Vercelli e Milano di ieri. Manca all’appello Novara, rimasta chiusa per la ricorrenza cittadina di San Gaudenzio.
EQUILIBRIO E SCAMBI MINIMI
Come spiegato nella scorsa analisi (leggi), la stabilità negli atteggiamenti delle parti e di conseguenza nel listino era quanto di più probabile potessimo aspettarci. Un contesto che potrebbe protrarsi ancora per qualche settimana, nell’attesa che l’industria riprenda ad acquistare in modo concreto. Le riserie, infatti, sono tornate ad affacciarsi allo scambio ma in modo decisamente contenuto e solo per alcuni gruppi varietali, i meno disponibili. I risicoltori non sembrano preoccupati dai recenti cali, annunciati da un mese, tuttalpiù decidono di non vendere ai prezzi attuali confidando in futuri passi avanti. Questa scelta scongiura la possibilità di crolli nei listini al momento.
Le variazioni registrate a Vercelli sono in un caso, la voce Loto, un allineamento a quanto già proposto in precedenza da Milano e Mortara, nell’altro, relativo a Terra, una valutazione già nell’aria venerdì. Per entrambi i segmenti di mercato, tondi e lunghi A da export/parboiled, nelle ultime settimane si sono registrati i maggiori deprezzamenti a listino. Causa di ciò potrebbe essere anche il fattore descritto da Cesare Fedeli nel suo articolo di lunedì (leggi), ossia che in questo momento sono in vendita sul mercato le partite di minor qualità che trainano un maggior deprezzamento. Va considerato anche che per i tondi abbiamo rimanenze dalla scorsa stagione importanti, che ne incrementano la disponibilità. Per i lunghi A tipo Ribe-Loto un’influenza negativa potrebbe essere scaturita dalle maggiori difficoltà nei commerci internazionali che ledono l’export, a cui questi sono dedicati.
MERCATO INTERNO IN DIFFICOLTÀ
Le prossime voci alle quali si potrebbe veder affiancata una variazione negativa sono relative al mercato interno. Per questi risi in diversi gruppi merceologici la disponibilità trasferibile è elevata e le richieste dell’industria ai prezzi attuali minime. La situazione peggior è quella del gruppo Carnaroli, per il quale i prezzi proposti delle riserie per le partite messe sul mercato dai risicoltori, non richieste, sono inferiori al listino attuale. Per Classico ciò non è ancora del tutto confermato, con voci di offerte 60 €/q + Iva ed altre ancora a 65 €/q lordi. I similari, al contrario, ricevono proposte economiche che oscillano principalmente tra 55 e 58 €/q lordi, non 60 come a listino.
Il gruppo Arborio viene proposto dai produttori sulla base di 60 €/q lordi come da quotazione ufficiale ma non risulta facile trovare compratori, tuttavia non ancora del tutto scomparsi a questa cifra. Discorso analogo per il gruppo Roma, chiaramente legato ai due comparti da risotto principali, la cui situazione appena descritta non può far altro che causare spinte al ribasso. Sono l’eccezione a questa situazione nel mercato interno i gruppi Vialone Nano, Baldo e S. Andrea (Gloria), per i quali i prezzi a listino vengono offerti ai risicoltori ma la disponibilità nei magazzini è molto ridotta per cui si concludono pochi affari. Autore: Ezio Bosso.
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