La Commissione europea ha adottato il 26 novembre un regolamento che permette agli Stati membri di rimborsare 686 milioni di euro agli agricoltori europei. Durante l’esercizio finanziario 2021, 879,8 milioni di euro sono stati dedotti dai pagamenti diretti degli agricoltori nell’ambito della politica agricola comune per finanziare la riserva per la crisi agricola e per assicurarsi che il tetto complessivo del Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga) non fosse superato. Quest’ultimo è dovuto al fatto che i massimali dei pagamenti diretti dovevano essere stabiliti prima della conclusione di un accordo sul bilancio dell’Ue per il 2021-27.
La riserva di crisi di 487,6 milioni di euro non è stata utilizzata nel 2021 e, insieme ad alcuni stanziamenti aggiuntivi disponibili per il rimborso, una gran parte degli importi dedotti dai pagamenti diretti quest’anno sarà quindi rimborsata agli agricoltori dagli Stati membri a partire dal 1° dicembre 2021. Il concetto di riserva di crisi agricola e il suo meccanismo di rimborso sono stati concordati nella riforma della Pac del 2013. È stato applicato per la prima volta nell’esercizio finanziario 2014. La deduzione si applica solo al sostegno al reddito superiore a 2.000 euro e non si applica ancora alla Croazia per l’anno di bilancio 2021. Ciò è dovuto al processo di graduale introduzione dei livelli di sostegno dopo l’adesione all’Ue. Per la Croazia, avendo aderito all’Unione nel 2013, il sostegno al reddito nell’ambito della Pac non è ancora completamente introdotto.