Scottate dal sole? Eh s, in questo periodo davvero frequente ritrovarsi con la pelle rossa al limite delle ustioni. Ancora pi importante, allora, diventa il ruolo dei detergenti che usiamo, per evitare che saponi aggressivi possano ulteriormente danneggiare la pelle. Una soluzione, allora, pu essere quella di utilizzare il riso quotidianamente. Come? Con i saponi di riso del Saponificio Bignoli, che sfruttano l’olio di crusca di riso e l’amido nei saponi solidi tradizionali, nei detergenti liquidi e nelle creme viso e mani. "Naturalmente, per ottenere risultati validi dal punto di vista qualitativo – spiega Giuseppe Bignoli, direttore tecnico e contitolare dell’azienda piemontese – necessario utilizzare materie prime particolarmente pure, quindi di grado cosmetico/farmaceutico". Pi nel dettaglio, Bignoli specifica che "l’olio di crusca di riso deve presentare caratteristiche fisico/chimiche paragonabili al prodotto alimentare (acidit massima dello 0.06%, insaponificabile max 0.8%, gamma oryzanolo minimo 0.8 %, valore di perossidi max 0.6%), tali da poterlo impiegare con la garanzia che le sue propriet benefiche siano presenti nel cosmetico finale. Analogamente, per ci che riguarda l’amido, si ricorre ad un prodotto la cui purezza espressamente indicata dalla Farmacopea Ufficiale". L’azienda realizza, nello specifico, tre tipologie di prodotti partendo dal chicco di riso: saponi tradizionali solidi – con olio di crusca di riso e amido, vitamina E ed acido citrico – detergenti liquidi (bagno-doccia, shampoo) – con olio di crusca di riso – e creme viso-mani, che esaltano particolarmente le note propriet dell’olio di crusca di riso (bassa untuosit , ottimo tatto, presenza di antiossidanti, elevate capacit UV assorbenti) e consentono di ottenere creme dalle ottime caratteristiche emollienti e vellutanti, senza provocare quelle fastidiose sensazioni di unto ed appiccicoso. (nella foto alcuni prodotti Bignoli)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost