Il mercato continua a proporre nuovi massimi nella seduta di venerdì a Mortara (leggi QUI), in un contesto di costante squilibrio tra forte domanda e scarsa offerta. Abbiamo affrontato questi temi insieme a Coldiretti Pavia. Obiettivo è approfondire questi temi alla luce degli importati cali produttivi ormai constatati dai risicoltori provinciali.
PARLANO I TECNICI DI COLDIRETTI
Nel fornirci un’intervista al presidente Stefano Greppi, in foto, i tecnici di Coldiretti Pavia hanno deciso di proporci la loro analisi dell’attuale situazione di mercato. Essi notano che: «I Tondi hanno avuto un aumento moderato mentre i Lunghi B sono ancora fermi a listino. Per i Lunghi A il discorso degli aumenti non è ancora ultimato: gli agricoltori, che hanno subito un forte calo produttivo nel Pavese, a questi prezzi, vendono pochi quantitativi di prodotto e si aspettano aumenti che potrebbero non tardare a venire. Per il comparto Medi il discorso rimane aperto tra la domanda e l’offerta, essendo un prodotto lavorato da poche riserie. I trasferimenti sono in calo del 30% in linea con il calo subito alla raccolta: questo, di conseguenza, potrebbe comportare anche un minore acquisto da parte del consumatore».
«PESA LO STOP AI DAZI»
Dopo questa analisi puntuale interviene il presidente Greppi stesso. Il risicoltore di Rosasco (PV) punta i riflettori sui recenti avvenimenti sul fronte internazionale, spiegando: «Sul mercato pesa anche la notizia dello stop alla clausola di salvaguardia sul riso del Myanmar (leggi la notizia QUI). Gli arrivi sono aumentati in quantità di oltre 20 volte (+2400%) nel 2022. Si tratta di una vera e propria invasione che pesa sui produttori italiani già gravemente colpiti dalla siccità e dal rincaro dei costi di produzione».
COME SALVARE LE NOSTRA RISICOLTURA
«Per salvare le risaie italiane – spiega ancora il Presidente di Coldiretti Pavia – occorre che all’interno del nuovo regolamento sulle preferenze tariffarie generalizzate (Spg), attualmente in discussione a Bruxelles, sia inserito un meccanismo automatico che faccia scattare nuovamente la clausola di salvaguardia non appena le importazioni oltrepassino il limite percentuale oltre il quale si generano effetti negativi sui produttori Made in Italy. Autore: Ezio Bosso.