Mentre il Copa-Cogeca si mobilita in difesa del triciclazolo (http://www.risoitaliano.eu/bruxelles-vuole-vietare-il-triciclazolo/) – e l’Ente Nazionale Risi avrebbe organizzato addirittua una missione a Bruxelles per spiegare ai tetragoni funzionari europei quanto sia essenziale questa sostanza attiva per il controllo del brusone – Confagricoltura Pavia chiede ufficialmente di autorizzare in deroga il Quinclorac, che è un principio attivo utilizzato contro il giavone (foto grande). Insomma, quest’anno si parte per tempo con la camapgna di sensibilizzazione istituzionale, perché i venti che soffiano dal Piemonte (http://www.risoitaliano.eu/fitofarmaci-sotto-accusa2/) non promettono nulla di buono. «Le limitazioni all’utilizzo dei principi attivi di risicoltura, nel corso degli ultimi anni, hanno raggiunto livelli tali da compromettere la coltivazione della coltura principale della provincia di Pavia e dell’areale produttivo del nord ovest d’Italia – scrive una nota dell’Unione pavese -. L’Italia, con i suoi 230.000 Ha coltivati, rappresenta oltre la metà della superficie investita a riso nell’Unione Europea. Confagricoltura Pavia, in previsione della prossima campagna agraria, ritiene necessario farsi carico delle istanze delle aziende risicole proprie associate, soprattutto in tema di agrofarmaci. Infatti, se da un lato assistiamo al continuo aumento delle problematiche fitosanitarie in risaia, dall’altro, la legislazione comunitaria e nazionale, impone una costante riduzione degli strumenti indispensabili al fine di consentire un loro corretto ed efficace contrasto. Oltre alle difficoltà di competere con i produttori asiatici, le aziende risicole italiane sono sempre più gravate dalla difficoltà di impostare un’adeguata strategia di lotta contro le infestanti. Nell’ambito delle infestanti, i giavoni risultano tra le specie più diffuse da controllare. Si ricorda che negli ultimi anni la diffusione di popolazioni di giavoni resistenti agli erbicidi più impiegati in risaia è una problematica che sta assumendo sempre più rilevanza. Appare dunque necessaria anche per la campagna 2016, l’autorizzazione eccezionale in Italia del principio attivo Quinclorac, data la sua comprovata efficacia nei confronti dei giavoni e al suo diverso meccanismo d’azione. Tale sostanza attiva, a seguito della Decisione 2004/129/CEE, non è stata inclusa in Allegato I della Direttiva 91/414/CE. Tuttavia, in considerazione della mancanza di principi attivi alternativi è indispensabile per le aziende risicole poter disporre di tale p.a. per contrastare le problematiche esposte. Il suo utilizzo consentirebbe alle aziende risicole il contenimento dei costi di produzione per la difesa della coltura, evitando al contempo di gravare sull’ambiente con l’utilizzo di maggiori quantità di agrofarmaci che si renderebbero necessari nel tentativo di contrastare i fenomeni di resistenza illustrati». (03.11.2015)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.