In un recente articolo vi abbiamo parlato della situazione complessa riguardante il periodo transitorio 2021-22 del Psr Piemonte, per il quale all’epoca non erano ancora state fatte scelte ufficiali. Nella giornata di venerdì è stato emesso un comunicato, in cui si afferma che La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopopapa, ha approvato la delibera che permette l’attivazione per l’anno 2021 dei bandi relativi alle misure 10.1 e 11 del Programma di sviluppo rurale del Piemonte, rispettivamente per interventi agroambientali e agricoltura biologica.
Nello specifico il provvedimento prevede: la proroga di un anno per i beneficiari dei bandi per i pagamenti agro-climatico-ambientali (operazioni misura 10), la richiesta alla Commissione europea di un nuovo bando di durata triennale sulla produzione integrata (misura 10.1.1) riservata ai giovani agricoltori che non hanno ancora aderito a questa operazione e l’attivazione di nuovi bandi di durata triennale sulla misura 11, ossia relativi all’agricoltura biologica. L’attivazione dei bandi resta collegata all’approvazione da parte della Commissione europea della modifica al Psr 2014-2020 che la Regione Piemonte ha inoltrato per il biennio 2021-2022, e all’assegnazione delle risorse finanziarie al Piemonte sulla base del riparto dei fondi europei Feasr alle Regioni da parte del Governo «Considerando l’urgenza e la necessità che hanno gli imprenditori agricoli nel rispettare gli impegni presi in ambito agroambientale, l’Assessorato regionale all’Agricoltura prosegue con l’iter per avviare la proroga dei bandi della misura 10 e i nuovi bandi per i due anni di transizione del Psr, nonostante a livello nazionale non sia stata ancora ufficializzata la ripartizione tra le Regioni dei fondi del Psr assegnati all’Italia» precisa l’assessore regionale Marco Protopapa.
La buona notizia sul Psr Piemonte
La prima buona notizia che emerge riguarda la possibilità di mancato finanziamento per la minima lavorazione, che sarebbe stata sacrificata in favore del sodo, di cui avevamo parlato nel precedente articolo: ebbene, questa decisione pare essere scongiurata almeno per questo anno, vista la proroga dei pagamenti relativi a tutta la misura 10. Come è noto, il sodo è una pratica attuata solo per alcuni secondi raccolti in rotazione e, di fatto, non in risicoltura, per questo mantenendo inalterati i bandi si è evitato di sfavorire la nostra coltivazione, viste anche le tempistiche che non avrebbero permesso dei cambiamenti agronomici nella preparazione delle camere. Riguardo al ridimensionamento del budget relativo alla 10.1.2 non sappiamo ancora se sarà confermato, non sapendo le risorse globali assegnate al Piemonte e la loro suddivisione. L’apertura di un nuovo bando relativo alla misura 10.1.1, che permetta l’accesso a quei finanziamenti anche ai giovani agricoltori, è un’altra nota positiva, anche se non è affatto scontato che la Commissione non voglia opporsi o imporre dei paletti. Autore: Ezio Bosso