Con un colpo a sorpresa una società chimica è riuscita a ottenere l’autorizzazione a commercializzare il bentazone per la risicoltura europea. Questa molecola è stata protagonista del diserbo del riso alla fine degli anni ’80 del secolo scorso ed è stata revocata per l’impiego su questa coltura già da qualche anno a causa di problemi di contaminazione delle acque.
Ha passato l’esame in Ue
Il principio attivo ha superato positivamente l’esame della revisione europea, venendo riautorizzato con reg. UE 2018/660 del 26 aprile 2018, ma in Italia erano registrati soltanto tre prodotti fitosanitari contenenti bentazone da solo (di cui due consentivano l’uso su frumento, mais, sorgo, soia ed altre leguminose, ed uno soltanto su fagiolino). Inoltre erano registrati due prodotti fitosanitari contenenti Bentazone ed Imazamox per l’impiego su soia. In tutti questi casi, l’autorizzazione derivava dal fatto che questi impieghi non presentavano rischi significativi di contaminazione delle acque, non essendo prevista per le colture interessate l’irrigazione.
Autorizzato dal Ministero
Con Decreto Dirigenziale del 5 dicembre 2018 il Ministero della Salute ha autorizzato l’immissione in commercio di un prodotto fitosanitario contenente Bentazone al 48% in formulazione concentrato solubile, con impiego consentito su mais e su riso. La registrazione è stata richiesta ed ottenuta da una ditta indiana operativa in Spagna, utilizzando la procedura della valutazione zonale. Sono previsti tre stabilimenti di produzione: uno in Ungheria, uno in Polonia, ed uno in provincia di Bergamo.
Ma le Regioni dicono no
Se il Bentazone dovesse tornare disponibile per l’uso in risaia si tratterebbe di una piccola rivoluzione nella gestione di infestanti diventate di difficile controllo, come ad esempio le alismatacee. In realtà, il Piemonte già vieta l’impiego di questo diserbante nei comuni risicoli del proprio territorio ed è prevedibile che la Lombardia, come pure l’Emilia Romagna e il Veneto si preparino ad adottare analoghe limitazioni. (Leggi il decreto Bentazone)