Volano i prezzi sulle piazze risicole italiane: da Vercelli a Pavia e Mortara sino a Novara. Quotazioni mediamente superiori di un buon 40 per cento rispetto all’andamento della scorsa campagna di commercializzazione, con massimi che raggiungono i 430 euro/tonnellata per l’Arborio-Volano, i 367 per il Baldo, i 385 per il Roma. Pi o meno sugli stessi livelli dell’ultimo scorcio 2006. Ma volano anche le importazioni da pesi extra-Ue, anche in questo caso con un’impennata del 40 per cento. Che cosa sta accadendo? Per Piero Garrione, commissario dell’Ente Nazionale Risi, nulal di nuovo sotto il sole e andamento abbastanza prevedibile. In realt – lo stesso commissario a ricordarlo alla Stampa di Torino – qualcosa avvenuto. L’aumento dei consumi all’interno dell’area comunitaria, dovuto all’ingresso dei nuovi Paesi che ha determinato anche un forte incremento della domanda e di conseguenza ha impresso un’accelerazione alle quotazioni. Non tutto: nel gioco della domanda-offerta si sta assistendo a una ®resistenza¯ da parte dei produttori a immettere risone sui mercati e questo favorisce l’aumento dei prezzi. Al tempo stesso la produzione stata inferiore rispetto al 2005. Insomma, una situazione abbastanza anomala, tanto che a tutt’oggi stato ritirato un milione di quintali in meno di riso da lavorare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Se il mondo agricolo soddisfatto per i livelli di prezzo ragigunti i nquesta fase, le industrie di trasformazione incontrano difficolt . Gi nel 2006 l’Airi (Associzione industrie risiere italiane) che raggruppa una sessantina di imprenditori, aveva chiesto uan revisione dei dazi all’importazione, per aumentare la possibilit di approvvigionamento. Ipotesi che incontra la netta opposizione dei risicoltori. A tutto ci si aggiunge il ®caso¯ dei campioni di riso Ogm riscontrati nelle partite arrivate dagli Usa e la conseguente decisione di Bruxelles di bloccare tutto. Da qui la decisione e la scelta delle industrie italiane di attingere ai mercati del Sud-est asiatico pe il riso di tipo Indica che, dopo la lavorazione,viene di nuovo esportato. Riso ancora nei magazzini dunque, ma i produttori piemontesi stanno gi guardando all’imminente prossima stagione. tra un paio di mesi gi tempo di semine. Le prime indicazioni sarebbero per un possibile aumento della superficie, visti i prezzi decisamente remunerativi. Ma su tutto quanto grava un’incognita: le risorse idriche. L’inverno finora isccitosi preoccupa non poco, le riserve potrebbero scarseggiare e mettere a rischio un’espansione di superficie.
BANDO ISI INAIL 2024
Rese note le regole di ammissione al Bando ISI INAIL 2024 valido per l’anno 2025. Il bando è suddiviso in 5 assi principali.