L’Associazione Valenciana degli Agricoltori (Ava-Asaja) ha presentato una denuncia all’Agenzia per l’Informazione e il Controllo degli Alimenti (Aica) affinché questo organismo, che fa capo al Ministero dell’Agricoltura, indaghi se la catena di distribuzione Aldi stia vendendo in perdita o distruggendo la catena alimentare nella vendita di riso e arance. (Ma c’è una novità)
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RISO TONDO A 1,09 EURO
Da un lato, l’organizzazione presieduta da Cristóbal Aguado denuncia una promozione di Aldi che offre riso tondo a 1,09 euro al chilo, dopo aver applicato uno sconto del 12%. Nella sua denuncia, afferma che si tratta di un prezzo in perdita, perché questo livello di remunerazione non copre tutti i costi di produzione dei diversi agenti coinvolti nella catena del valore.
Allo stesso modo, l’associazione avverte il Ministero regionale dell’Industria, tramite un reclamo, che l’etichettatura del riso indica solo il distributore (Agrovert, S.L. con sede ad Almàssera, Valencia) ma non il Paese di origine. Chiede quindi alla Generalitat di chiarire se vi sia un’inosservanza della normativa vigente in materia di identificazione del Paese di origine del prodotto. Il responsabile del settore riso del sindacato, José Pascual Fortea, afferma come sia chiaro che questa etichetta genera confusione nei consumatori, che non possono sapere se il prodotto che stanno acquistando è europeo o extraeuropeo. Anche l’immagine ripetuta su entrambi i lati della confezione di due contadini con il lavoro e l’abbigliamento tradizionale della coltivazione del riso nell’Albufera di Valencia durante il XX secolo genera confusione sulla presunta origine valenciana del riso, che in ogni caso non è confermata.