Circa 4 mila agricoltori vietnamiti devono modificare le proprie tecniche di coltivazione per essere compatibili entro la fine del 2018 con gli standard globali di coltivazione del riso, nel segno di una maggiore sostenibilità ed efficenza. E’ questo l’obiettivo di un accordo tra il Gruppo Loc Troi, la International Finance Corporation, e l’Istituto di ricerca Internazionale Riso (IRRI), firmato il 7 dicembre.
Il gruppo Loc Troi, specializzato nell’agricoltura a contratto, vuole avviare la produzione di riso in modo sostenibile e certificato, come ha ricordato Sarah Beebout, una ricercatrice Irri che si occupa della piattaforma per il riso sostenibile (SRP). La piattaforma è stata creata da un’alleanza composta da istituzioni agricole di ricerca, imprese agroalimentari, enti pubblici e le organizzazioni della società civile, convocate dal Programma delle Nazioni Unite e IRRI per sviluppare soluzioni innovative alle sfide di sostenibilità che deve affrontare il settore mondiale del riso. Lo standard SRP per la coltivazione del riso sostenibile utilizza parametri ambientali e socio-economici per mantenere il livello di resa per le piccole aziende agricole, ridurre l’impatto ambientale della coltivazione, e soddisfare le esigenze dei consumatori in materia di sicurezza e qualità alimentare. Il gruppo Loc Troi considera essenziali i temi ambientali anche per quanto riguarda le esportazioni, ha ricordato Beebout. Gli agricoltori possono essere incoraggiati a seguire gli standard SRP perché uno dei suoi indicatori è la redditività. «Stiamo arrivando dal presupposto che gli agricoltori non stanno andando a fare qualcosa che diminuisce la loro redditività per il bene di ogni altra cosa – ha spiegato la ricercatrice – Quindi la domanda è: possiamo aumentare gli altri indicatori, mantenendo un’elevata redditività?». Una domanda di cui sarà interessante intepretare la risposta.