Abbiamo raccontato la testimonianza di Riso Guerrini, azienda risicola in prima linea nella realizzazione di nuovi orizzonti sociali per offrire percorsi ed esperienza di agricoltura sociale. Oggi un’altra testimonianza arriva dall’area risicola di Pavia Riserva San Massimo.
L’agricoltura sociale nella Riserva San Massimo
Dino Massignani, dell’Azienda Agricola Riserva San Massimo di Gropello Cairoli (PV) spiega: «Il nostro punto di forza consiste nell’associare la visita in azienda inerente al riso e il contesto naturalistico, di rara bellezza. La realtà della Riserva San Massimo ha avuto grossa amplificazione grazie a servizi televisivi su di noi, da Geo&Geo a Linea Verde. L’obiettivo primario, che intendiamo trasmettere attraverso le visite in azienda, è il preservare la biodiversità, per esempio mantenendo la fauna selvatica. Inoltre, trovandoci a 20 minuti da Milano, possiamo contare sui clienti del bacino di Milano che è circondato da un importante contesto risicolo: grazie alla immediata prossimità al contesto urbano, nei primi giorni dopo la fine del lockdown abbiamo avuto tantissime richieste, da parte di persone che volevano venire a visitare l’azienda.
È chiaro anche che realtà agricole di una certa estensione come la Riserva San Massimo che a fascicolo aziendale si estende per quasi 600 ettari, hanno più opportunità di creare contesti belli dal punto di vista naturalistico, magari vicino alle sorgenti, dove i visitatori possono passare la giornata, il più delle volte entusiasti. Oltre alle scuole abbiamo accolto anche gruppi di Slow Food, associazioni e privati». Autore: Milena Zarbà
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