Niente assicurazione per i risicoltori vercellesi e biellesi colpiti, durante la scorsa estate, da calamit naturali. Infatti, proprio al termine di un’estate caratterizzata da frequenti grandinate, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per la Finanziaria che prevede l’azzeramento del Fondo di solidariet nazionale, attraverso il quale lo Stato eroga contributi a parziale copertura dei premi per le polizze assicurative contro i danni causati alle colture da calamit naturali. Per questo, hanno alzato la voce Coldiretti, Confragricoltura, Consorzio difesa produzioni intensive e Consorzio difesa colture agrarie, enti che in sede locale riuniscono gli agricoltori delle province di Vercelli e di Biella. Le 2.500 imprese agricole vercellesi e biellesi pagano, a inizio dicembre, ben 10 milioni di premi per la polizza collettiva stipulata dai Consorzi di difesa, dei quali 6 sono di contributi statali da Fondo di solidariet . Nelle due province vengono cos assicurati 180 milioni di euro di produzioni agricole, riso nella grande maggioranza (80 per cento), poi mais e ortofrutta. Per i rappresentanti dei quattro enti cancellare il Fondo di solidariet sarebbe un gravissimo errore, soprattutto dopo un’estate durante la quale il danno medio causato al riso dalla grandine stato del 20 per cento in meno di produzione, ovvero 2 milioni di quintali (pari a 80-100 milioni di euro) in meno sul mercato, il che per le province di Vercelli e Biella significa un milione di quintali in meno di prodotto che vale tra i 40 e i 50 milioni.
IL CLIMA CAMBIA, CARTESIO NO
Un Carnaroli produttivo e molto stabile che fa della precocità una marcia in più