Dimmi quel che mangi e ti dir chi sei: gi , il proverbio sempre valido, purch davvero sappiamo quello che c’ nel nostro piatto. Ma cos? Non proprio, almeno a sentire l’Ente Risi che, in una ricerca sulle abitudini alimentari dell’Italia, ha evidenziato che, almeno sul chicco bianco, non c’ poi tanta conoscenza da parte dei consumatori. Che, tra gli scaffali dei supermercati, hanno ancora parecchi dubbi riguardo a questo cereale e questo deficit informativo inizia a pesare sui commerci. In particolare, emerge dall’analisi dell’Ente Risi che, in realt , chi compra e consuma riso consapevole dell’esistenza di vari tipi (94% dichiara che ci sono pi tipi) e delle variet di riso (85% pensa esistano pi variet ). Ma poi, a scendere nel concreto, le perplessit tra gli acquirenti sono ancora molte: nell’indicare i "tipi", a fianco delle risposte spontanee coerenti con la domanda (bianco, parboiled, integrale, ecc.), compaiono citazioni di marche di riso, variet di riso bianco, destinazioni d’uso, ecc. Soprattutto si notato che, oggi, si conosce meglio il riso normale bianco e il "parboiled", mentre il "riso a rapida cottura" registra un calo di notoriet . Rispetto alle "variet " primeggia l’Arborio, ma cresce il Carnaroli (nella foto) visto che la sua notoriet pi che raddoppiata in tre anni.
I SOLITI IGNOTI DELL’IRRIGAZIONE
Facciamo il punto dei furti d’acqua