Riso in pericolo a Mantova. Nella terra di Virgilio, Massimo Lorenzi, presidente del ®Consorzio Mincio¯, che raggruppa tutti i consorzi di bonifica mantovani che prendono acqua dal fiume (e quindi dal lago di Garda), per risparmiare acqua in quest’epoca di siccit ha proposto di sospendere per quest’anno la produzione di riso nel Mantovano. Inutile dire che l’idea piovuta come un fulmine a ciel sereno sulle campagne mantovane. ®In questo modo – ha spiegato – si potrebbero ridurre i consumi idrici del 15%, visto che per le risaie si usa moltissima acqua¯. Lorenzi ha messo anche le mani avanti, dicendo che la contropartita dovrebbe essere un adeguato indennizzo ai risicoltori. Ma ci non bastato a placare la rabbia di questi ultimi. ®Ma come? – sbotta Damiano Buttarelli, segretario del Consorzio di tutela del vialone nano mantovano intervistato dalla Gazzetta di Mantova -. Sono anni che ci battiamo per ottenere l’"Igp Vialone Nano Mantovano" e adesso che siamo finalmente in dirittura d’arrivo, con la pratica che dal ministero sta per partire per Bruxelles, ci si viene a dire che la nostra la prima coltura di cui si pu fare a meno. Il danno d’immagine gravissimo¯. Anche Maurizio Castelli, assessore provinciale all’agricoltura perplesso sulla proposta Lorenzi. ®Credo che il vero problema non sia il riso, ma semmai il mais – dice – visto che con i suoi 65mila ettari coltivati copre da solo il 40 per cento delle terre mantovane¯. I risicoltori, dal canto loro, giudicano la proposta di Lorenzi non solo fuori dal tempo (®Qui nella Sinistra Mincio il riso si coltiva dai tempi dei Gonzaga¯, dicono), ma anche fuori tempo. ®Ormai il riso stato seminato e le prime risaie sono gi state allagate – protesta Tomaso Vanzini, titolare della riseria-agriturismo Galeotto che ieri mattina ha ospitato il convegno -. Se proprio avevano in mente una cosa del genere, ce lo dovevano dire tre mesi fa, prima che comprassimo le sementi¯. Oggi nel Mantovano sono 66 le aziende che producono il Vialone nano, 974 gli ettari coltivati, 54 mila i quintali prodotti, 2 milioni e 392 mila il valore della produzione. Il riso nel Mantovano presente almeno dal 1522, quando si ha notizia che il patrizio milanese Teodoro Trivulzio lo introdusse nella zona di Ostiglia. Il Consorzio di tutela del Vialone nano mantovano ha avviato le pratiche per ottenere l’Indicazione geografica protetta (Igp), marchio di tutela gi ottenuto dai ®cugini¯ veronesi che coltivano la stessa variet .
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