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RISO E PAROLE

da | 13 Feb 2014 | NEWS, Riso in cucina

vecchia-publlicità2Un libro per raccontare un mondo del riso che molti ricordano con grande nostalgia: «Riso e Parole. Un viaggio storico e culturale nel mondo della comunicazione legato all’epopea della risaia e della mondina», scritta da Paolo e Stefano Calvi, padre e figlio, volti noti di Sannazzaro de Burgondi (Pavia) ma soprattutto del giornalismo lomellino, è tutto questo e anche di più, scrive Simona Marchetti su Il Risicoltore. E’ un racconto, per parole e immagini: serve a tracciare i confini di una strategia comunicativa ed espressiva di chi ha saputo trasformare la prosaica fatica quotidiana di migliaia di mondine, di carri e cavalli, di fittavoli e mezzadri in un mondo quasi epico, legato ai film che hanno fatto la storia del cinema come «La risaia» e «Riso amaro». Nella narrazione cinematografica la denuncia sociale era tutt’uno con la capacità di raccontare storie e persone: quelle immagini hanno saputo spiegare a tutta l’Italia cos’era davvero la monda, cos’era davvero la risaia. Lo stesso hanno fatto anche i giornali, le immagini, che ne sono state naturale conseguenza. Il volume, della lunghezza di 100 pagine, finanziato dall’Ecomuseo del paesaggio lomellino di Ferrera Erbognone, raccoglie infatti fotografie, cartoline, copertine di rotocalchi dal periodo anteguerra, fino agli anni ’60. Quel piccolo mondo chiuso tra Lombardia e Piemonte riusciva a comunicare con l’esterno, con le cosiddette «cartoline dalla risaia», inviate dalle mondine alle famiglie, unico mezzo di comunicazione; poi non mancano alcune pubblicazioni, a partire dal ventennio, che mettevano in evidenza il valore economico e nutrizionale del riso. Ci sono le campagne promozionali dell’Ente Risi, le prime pagine di Grand Hotel, i manifesti dei film. Una voce da un’epoca ormai scomparsa. Ora, le mondine, quando se ne vedono, sono ormai soprattutto cinesi. (16.02.14)

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