I costitutori investono, ogni anno, gran parte delle loro risorse per fornire ai produttori di riso varietà più produttive e più rispondenti alle esigenze del mercato. Il reimpiego del seme aziendale è una pratica diffusa nelle colture autogame (tra cui il riso) e il legislatore europeo ha previsto il diritto dell’agricoltore di poter utilizzare una parte del proprio raccolto , destinandolo a seme, esclusivamente per la propria azienda agricola. Questo diritto è previsto dalla Regolamento UE 2100/94 concernente la privativa comunitaria per ritrovati vegetali. La stessa legge prevede che ogni agricoltore, con una produzione superiore a 92 ton (cosiddetto grande agricoltore), corrisponda al titolare del diritto di privativa (costitutore o suo avente causa) un’equa remunerazione (diritto del costitutore).
Alcuni tra i più importanti costitutori che operano sul territorio nazionale, hanno dato mandato alla SICASOV (società specializzata nella raccolta dei diritti dei costitutori e nella difesa della proprietà intellettuale), fin dal 2017, di intervistare, raccogliere i dati , fatturare, incassare i diritti per lo sfruttamento delle privative varietali ed eseguire i controlli necessari.
SICASOV contro l’uso illegale del seme aziendale
Entro il 30 giugno di ogni anno, i risicoltori che avranno reimpiegato seme aziendale di varietà protette gestite da SICASOV, dovranno fare la loro dichiarazione online o cartacea, indicando nome della varietà e quantitativi impiegati. SICASOV invierà regolare fattura, che a pagamento avvenuto, avrà effetto liberatorio degli obblighi previsti dalla legge 2100/94. L’attività di SICASOV, relativa ai controlli, è rinforzata da un accordo realizzato con l’ICQRF (Repressione Frodi) e il SIAC (Nucleo anticontraffazione della Guardia di Finanza), i quali , su segnalazione di SICASOV, intervengono presso le Aziende Agricole per operare le verifiche necessarie a garantire la legalità e il rispetto della normativa sui diritti dei costitutori. (Segue dopo l’immagine)
SICASOV, in questi mesi, mediante il supporto dell’ICQRF, ha individuato una importante azienda risicola piemontese, che aveva omesso di effettuare la dichiarazione di re-impiego di seme aziendale per diversi anni. L’Azienda Agricola si è resa disponibile, per interrompere l’azione civile di richiesta danni, a corrispondere oltre all’equa remunerazione anche le spese legali e una maggiorazione per le mancate dichiarazioni. ICQRF, a propria discrezione, potrà continuare l’azione penale nei suoi confronti. SICASOV è disponibile a regolarizzare la posizione delle Aziende Agricole che avessero omesso di dichiarare il re-impiego di seme aziendale, mediante accordi extra-giudiziali. Per maggiori informazioni , gli interessati potranno contattare il Responsabile Italia della SICASOV, Dott. Stefano Barbieri, via mail : stefano.barbieri@sicasov.com o telefonicamente al 334 3477071 (IP)