Questa volta vi proponiamo una ricetta veneziana, molto antica, ma ancora realizzata nelle case dei vecchi veneziani. Si tratta del riso “col rusiolo”. Il termine significa orzaiolo, quel brufolo che talora appare sulle palpebre ed è un modo colorito per descrivere l’effetto visivo delle seppie stufate. Ecco come si prepara. Si pulisce un chilogrammo di seppie di media misura (massimo 10 cm.), si tagliano a pezzettini e si mettono in una casseruola con un po’ di olio, un pezzetto di burro, un trito di mezza cipolla, uno spicchio d’aglio e un rametto di rosmarino. Dopo averle rosolate facendo perdere l’acqua si aggiunge mezzo bicchiere di vino bianco, si fa sfumare l’alcol e si mettono due cucchiai di concentrato di pomodoro, sale e pepe, si fa cucinare molto lentamente per almeno un’ora e mezza aggiungendo se serve un po’ di acqua. A parte si lessano in acqua e sale 400 grammi di riso, quindi si scola e si condisce con il “rusiolo”. Buon appetito. (02.04.14)
CHE FINE FA IL CHEROSENE?
Sottolineiamo un’emergenza mentre parte il monitoraggio