Attraverso il progetto Risinnova, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra), con le sedi di Vercelli, Fiorenzuola d’Arda e Roma, specializzate rispettivamente in risicoltura, genomica vegetale e patologia vegetale, ha fornito più di trecento varietà di riso rilasciate negli ultimi 110 anni, provvedendo sia alla loro caratterizzazione in campo che all’analisi successiva delle varietà in laboratorio per lo sviluppo dei marcatori molecolari associati a tali caratteri. La ricerca, cui partecipano anche Cnr (di Torino e Milano), Università degli Studi di Milano, di Torino, di Modena e Reggio Emilia, di Padova, di Parma, di Pavia, di Ferrara nonchè il Parco tecnologico padano e l’Icgeb, è giunta ora all’individuazione dei geni presenti nel riso responsabili della resistenza a differenti patogeni e della tolleranza a stress di natura ambientale. I risultati delle ricerche hanno permesso in particolare di identificare sia nuove fonti di resistenza a malattie sia marcatori molecolari associati a tali caratteri, finalizzati a ridurre i trattamenti chimici per il controllo delle patologie. Inoltre, hanno reso possibile l’identificazione di caratteri genetici da utilizzare per selezionare nuove varietà idonee alla coltura in asciutto del riso, che consentiranno di limitare le elevate necessità di acqua d’irrigazione per la coltivazione. Ovviamente uno degli obiettivi più importanti è la lotta a brusone, fusariosi e le malattie batteriche, ma anche il tema degli stress provocati dalle basse temperature in fase di fioritura è centrale. I ricercatori hanno già scoperto che per aumentare la resistenza al brusone di carnaroli e vialone nano sarebbe utile inserire nel dna del riso due geni della varietà Gigante di Vercelli, che in 70 anni ha dimostrato una sorta di “immunità” alla malattia. Il Vialone Nano dovrebbe invece essere incrociato con il Baldo, per diventare più tollerante alla salinità. Risinnova è un progetto di ricerca finanziato nell’ambito di ‘AGER- Agroalimentare e Ricerca’ iniziativa che vede la collaborazione di ben 13 Fondazioni di origine bancaria che hanno messo in comune risorse ed energie per sostenere la ricerca scientifica in campo agroalimentare: www.progettoager.it (28.10.14)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.