L’agricoltura si trova sempre più ad affrontare degli scenari economici, sociali e ambientali in rapida evoluzione che la obbligano a individuare innovazioni tecnologiche innanzitutto per: 1) mettere a punto sistemi colturali a basso impatto ambientale e a costo ridotto, attraverso l’impiego di strumenti per il controllo automatico della distribuzione di prodotti fertilizzanti e fitosanitari; 2) attuare, da parte della direzione dell’impresa agricola, forme di gestione pro-attiva dei processi atte ad incrementare la produttività del lavoro e a ridurre i costi di produzione; 3) creare condizioni manageriali che favoriscano, attraverso una gestione attenta della tracciabilità dei prodotti, la certificazione di qualità delle produzioni. Il tutto per realizzare un’agricoltura si sostenibile in termini ecologico-ambientali ma anche di compatibilità economica. (CONOSCI LA BLOCKCHAIN AGROALIMENTARE?)
Lo studio di Lazzari, Longoni, Beretta
Vediamo però quali numeri emergono da due importanti studi: il primo è “Indagine e messa a punto di un modello di valutazione sulle tecniche di agricoltura di precisione per l’incremento della sostenibilità economica ed ambientale delle produzioni agricole milanesi”, pubblicato nel 2015 (scarica l ricerca completa su principi_ed economia_della_PF), a cura di Massimo Lazzari, Ambra Longoni e Ernesto Beretta; il secondo è uno studio svolto da parte di un’azienda produttrice di mezzi tecnologici per l’agricoltura di precisione nel 2018. Lo studio universitario, eseguito nella Pianura Padana Occidentale, ha dimostrato che, a seconda della dimensione dei campi e della loro geometria, gli sprechi che si possono ricondurre alle sorgenti di errore tipiche delle lavorazioni effettuate in campo risicolo variano in un range compreso fra il 13 e il 22%. ulteriore causa di sprechi è anche il differente livello di fertilità e/o produttività di diverse aree del medesimo appezzamento. Questo provoca, come dimostrato da consolidate esperienze relative ai nostri ambienti agronomici, sovrautilizzazioni di concimi che, a parità di livelli produttivi conseguiti, sono dell’ordine del 15 % rispetto al necessario. Il professor Lazzari analizza tre livelli di utilizzo della tecnologia, partendo dall’adozione della guida assistita e dimostrando, attraverso numeri e valutazioni, come sia mediamente in grado di migliorare le prestazioni della guida manuale riducendo di circa il 50% gli errori di sovrapposizione. Il secondo livello è composto da una guida semi-automatica e dalla regolazione delle macchine agricole per evitare le sovrapposizioni in testata. Il terzo, infine, si avvale, oltre alle tecnologie dei precedenti, di una regolazione automatica per la macchina operatrice, gestita attraverso mappe di prescrizione o analisi simultanea, da cui scaturisce un trattamento sito-specifico degli appezzamenti. (SAI COS’E’ RISO CHIARO?)
I risultati dell’analisi
Quest’analisi, relativa a riso, mais e erba medica, offre come risultati gli sprechi che si potrebbero ottenere lavorando senza la tecnologia che viene studiata in ogni livello. Nel primo caso: il riso presenta una situazione intermedia con valori di perdita variabili in un range da 183 €/anno fino a un minimo di 65 €/anno per la situazione più favorevole (avendo considerato le dimensione dei campi e la loro forma, da cui scaturiscono maggiori accavallamenti). I valori di risparmio vengono calcolati pensando anche al guadagno scaturito dalla minor mano d’opera necessaria all’atto della semina, non avendo più bisogno di due uomini sulle capezzagne per mantenere la traiettoria.
Come si nota nella tabella (unità di misura: €), di cui trovate i riferimenti numerici analizzati nel testo completo, su riso, la sostituzione della guida automatica con quella assistita è in ogni caso (anche acquistando i dispositivi di maggiore costo, che è di 4.000 € ca.) già economicamente vantaggiosa per superfici di 10 ha. I risparmi dell’opzione due sono connessi con: la precisione di guida quasi assoluta conseguibile nel mantenimento delle traiettorie di guida successive tra una passata e l’altra e con i conseguenti risparmi riconducibili alle mancate sovrapposizioni (errore medio considerato di 2 cm); l’automazione delle regolazioni di chiusura a fine passata; la parzializzazione della larghezza della barra sulle ultime passate e a bordo campo in presenza di lati inclinati. Risparmi molto consistenti si verificano anche qui, in special modo dove con le tecniche tradizionali è difficile essere precisi per ragioni di disposizione e dimensione delle camere (range 120-185 €/ha di risparmio nelle camere irregolari). Peraltro, anche in caso di campi regolari i risparmi sono tutt’altro che trascurabili, situandosi nei casi meno favorevoli attorno a una soglia minima di 70 €/ha anno.
Infatti, a soli 30 ha, nel caso di aziende risicole di medio piccole dimensioni (>50 ha), con camere di dimensione piccola e di forma irregolare, l’impiego di queste tecniche di agricoltura di precisione consente di raggiungere un risultato economicamente vantaggioso (costo attrezzature stimato tra 17.500 e 35.000€). Per aziende di dimensione maggiore (con cantieri quindi caratterizzati da larghezze di lavoro maggiori) e con campi ampi tale limite dimensionale praticamente raddoppia (60 ha).
L’opzione tre presenta in aggiunta gli strumenti di misura della produzione, con sensori di pesatura a bordo delle raccoglitrici e del vigore vegetativo a macchine per la distribuzione e realizzazione della concimazione e dei trattamenti secondo tecniche sito-specifiche; qui su riso si verificano risparmi molto consistenti. I maggiori investimenti richiesti da questa soluzione rispetto all’opzione due (circa 27.500-45.000€) sono compensati dai maggiori benefici in entrata e quindi, le superfici d’indifferenza economica rimangono sostanzialmente identiche a quelle viste precedentemente e cioè attorno ai 40-60 ha. Sotto i 20 ha, invece, la tecnica sembra non avere appeal. il limite di convenienza si situa attorno ai 30-50 ha.
Oltre al fattore economico, in seguito all’utilizzo di questi mezzi, vi è la riduzione di una quota del 15-20% rispetto ai consumi energetici attuali, facendo di queste tecniche una delle principali possibilità per il raggiungimento di una maggiore sostenibilità del nostro sistema agricolo a fronte di possibili emergenze dovute ai rifornimenti di energie fossili.
Altri vantaggi
Inoltre, tutte le operazioni che sono eseguite con risaia allagata, tra di esse la semina spicca per importanza, sono enormemente facilitate quando l’azionamento del volante sui tragitti rettilinei è lasciato al controllo automatico, vi è il vantaggio di potere operare anche in condizioni di scarsa visibilità e con operatori poco esperti, rappresentando in qualsiasi caso un beneficio in termini di minore fatica e allargamento dei periodi di lavoro. Da non dimenticare sono inoltre i danni dovuti alla mancata precisione di esecuzione delle operazioni di distribuzione oltre che ai grandi sprechi che si possono verificare. Ci si riferisce, ad esempio, alla maggiore incidenza delle malattie fungine (in primis il brusone) nelle aree sovraconcimate e alla moria di piantine di riso, qualora si abbia sovrapposizione di diserbi caratterizzati da una limitata specificità. Altresì di fondamentale importanza sono i benefici di tipo energetico e ambientale che dovrebbero giustificare maggiori azioni di comunicazione al consumatore di queste possibili utilità pubbliche, specie da parte delle istituzioni che si occupano di divulgazione in argomento.
Lo studio di Novara
Come abbiamo visto, nell’approcciare l’agricoltura di precisione, bisogna innanzi tutto considerare i numeri relativi agli sprechi chi si debbono subire senza la medesima e che sono calcolati come ore di lavoro, fertilizzanti, sementi, diserbanti, combustili e lubrificanti che vengono oggi usati senza una reale necessità tecnica. In questo senso si muove la seconda ricerca, condotta nell’azienda agricola della Cascina Motta di Novara. Qui su 100ha vengono utilizzati: guida satellitare, controllo botte irroratrice, spandiconcime VRC (a rateo variabile), software di gestione e sistema di mappatura della produzione. I risultati ottenuti vengono riassunti in tabella, riportati in €/ha di beneficio:
Questo valore totale va messo a confronto con una spesa compresa tra 30.000 e 50.000 €. Fondamentale in questo caso è il miglioramento della produzione, scaturito dalla gestione automatizzata dei mezzi tecnici, considerando aree omogenee del campo in funzione delle esigenze culturali e delle strategie aziendali. Chiaramente anche la sovrapposizione ha influenza sulla produzione, anche se dallo studio emerge come incida di più sulle lavorazioni meccaniche, dove si effettuano più passate con maggiore spesa di combustibile e possibilità di accavallamento. Le gestione ad hoc dei terreni, con dosaggi misurati sulle rilevazioni di terreno e vegetazione, ottimizza le operazioni sia dal punto di vista ecologico che economico ma anche il lato agronomico ne giova, nel rispetto ideologico della legge di Liebig (1828) che recita: «La crescita non è controllata dal totale delle risorse disponibili, ma dalla disponibilità di quella più scarsa».
L’utilità della precisione
L’adozione delle diverse tecniche di agricoltura di precisione che, a complessità tecnologica crescente, consentono di ridurre fino ad azzerare quasi completamente tali sprechi, trova, come viene dimostrato, ampia giustificazione economica, energetica ed ambientale proprio grazie ai risparmi conseguibili riducendo l’impiego di fattori inutili ai fini produttivi, se non, in alcuni casi addirittura dannosi. È fondamentale, inoltre, far percepire ai consumatori che i prodotti di qualità, altamente tracciabili rispetto alla loro provenienza e sostenibili, non necessariamente derivano dall’applicazione di tecniche tradizionali (come purtroppo viene ad oggi percepito dalla maggior parte dei appartenenti al mondo non rurale) ma anche, e soprattutto, grazie all’adozione delle tecnologie elettroniche ed informatiche più innovative. Favorire l’adozione di queste tecnologie da parte di tutti gli agricoltori deve essere l’obbiettivo del nostro settore. I numeri sembrano rendere accessibili questi investimenti ma il sostegno da parte del prossimo PSR, che sarà redatto nel 2020, risulterà fondamentale per il raggiungimento completo di questo obbiettivo, oltre a poter costituire una misura molto più pertinente ed interessante di quelle proposte dal 2014 ad oggi. Un tale risultato comporterebbe il beneficio non secondario di portare il settore agricolo a un grado di evoluzione tecnologica comparabile con quello dei altri settori , in cui le tecniche di management siano al passo con i tempi, permettendo allo stesso di raggiungere un grado di competitività adeguato a potere confrontarsi con le altre agricolture del mondo occidentale più avanzato a parità di mezzi, essendo meno inquinante ma senza diminuire la sua qualità e produttività. Autore: Ezio Bosso