I listini delle principali borse merci mostrano variazioni positive. In questo periodo di inizio semina vi sono molte incognite circa i principali mezzi di produzione.
NOVARA: CRESCONO I LUNGHI
Il lunedì novarese apre la settimana allineando le quotazioni con quelle espresse venerdì a Mortara (crescono tutti i lunghi A raggiungendo i valori proposti nel precedente articolo), con l’unica eccezione dei lunghi B, che effettuano un piccolo passo avanti (+5 €/t, min 415 €/t max 435 €/t).
VERCELLI: OTTIMO CARNAROLI
Andamento pressoché identico quello espresso dal listino di martedì mattina a Vercelli, ma con variazioni più importanti come di consueto. In questa sede, infatti, gli “indica” raggiungono ufficialmente i 50 €/q lordi (+50 €/t min 461 €/t max 480 €/t) e il gruppo Carnaroli (min 769 €/t max 817 €/t) sorpassa le precedenti quotazioni, salendo di 95 €/t in un’unica settimana nella sua voce minima, riferita solitamente alle varietà similari.
MILANO: TUTTI VIVACI
Vera rivoluzione nel bollettino emesso martedì pomeriggio a Milano, in cui salgono tutte le voci ad eccezione di Selenio. Le crescite registrate vanno da un massimo di 50 €/t ad un minimo di 20 €/t, dimostrando in modo lampante un situazione di estrema vivacità del mercato. I movimenti più interessanti riguardano il gruppo Carnaroli, che fa segnare un nuovo massimo a 825 €/t, Balilla-Centauro e Sole, che dopo alcune settimane di stop crescono di 25 €/t (min 620 €/t max 650 €/t).
I RISICOLTORI NON CEDONO
A dominare nuovamente la scena è l’insistenza della domanda, ormai allargata a tutti i gruppi merceologici. I risicoltori però non sembrano lasciarsi convincere dai molti rincari e non vendono il risone disponibile. Per questo le contrattazioni rimangono poche. Il momento è complesso in campagna, dove si profilano all’orizzonte ingenti difficoltà per la prossima stagione. Difficoltà, come la siccità, che potrebbero compromettere parte delle coltivazioni. A causa di ciò i risicoltori non pensano alla vendita delle merce restante in magazzino, essendo inoltre convinti di poter ottenere prezzi ancor più vantaggiosi.
Le riserie, infatti, hanno bisogno di prodotto, la cui disponibilità è assai ridotta come è noto.Si fatica a reperire risone anche all’estero. Quindi, è probabile che la tendenza al rialzo possa perdurare nelle prossime settimane.
SELENIO A 80 euro/q?
Analizzando nel dettaglio i vari comparti si nota come i lunghi B abbiano raggiunto velocemente i 50 €/q lordi che i risicoltori chiedevano la scorsa settimana. Tuttavia, l’offerta non sembra essere cresciuta molto per i motivi predetti. I lunghi A si allineano con quanto avvenuto la scorsa settimana con l’unica eccezione di Carnaroli che sembra ormai introvabile come varietà classica e rarissimo in generale. Torna a crescere anche l’interesse per i tondi, come di mostra il listino di Milano, e si iniziano a sentire voci di Selenio venduto a più di 80 €/q lordi.
LA PAROLA AI MEDIATORI: NOVARA
«I risicoltori sono preoccupati principalmente per la situazione idrica e non sembrano interessati alla rinnovata tendenza al rialzo espressa dal mercato – spiega il mediatore novarese Adelio Grassi -. Va considerato che si tratta per lo più di allineamenti con quanto avvenuto già venerdì a Mortara, ad eccezione dell’apprezzamento degli “indica”. Questi hanno raggiunto i 50 €/q lordi, valutazione di cui si è parlato insistentemente lunedì arrivando a compimento martedì. In generale, i risicoltori non sembrano molto interessati alla vendita, vivendo un momento di tensione su altri fronti ed essendo certi che le quotazioni non possano scendere dal livello attuale ma semmai salire. Il risone disponibile, infatti, sarà sempre meno e le riserie dovranno fare degli sforzi maggiori se vorranno accaparrarselo».
LA PAROLA AI MEDIATORI: VERCELLI
Alessandro Barberis, mediatore vercellese, aggiunge: «Il protagonista di mercato attuale è sicuramente il Lungo B, che subisce un incremento importante, anche in confronto ai prezzi emessi a livello globale. Sul fronte opposto, per il gruppo varietale dei Tondi, si osserva una relativa stabilità, legata alla limitatezza della disponibilità. Il livello raggiunto dai Tipo Ribe, 65 €/q lordi, ha trainato com’è noto gli altri gruppi merceologici a chicco lungo A, come Baldo, Roma, S. Andrea e similari (tutti a 55,00 euro/q ivato), attualmente piuttosto richiesti. Infine, un bel passo avanti si è registrato anche sul gruppo Carnaroli, con il classico a 85,00 euro/q ivato e i similari a 80,00 euro/q ivato. » Autore: Ezio Bosso.