Si avranno mobilitazioni nei settori del vino, del riso, dell’allevamento e in altri che hanno problemi di redditività.
TRE GRANDI MANIFESTAZIONI
Ci saranno poi tre grandi manifestazioni: una a Castellón, probabilmente davanti a un grande centro di distribuzione; una marcia di trattori da Elche ad Alicante, che terminerà al porto di Alicante; e un’altra a Valencia, sotto forma di marcia e manifestazione di trattori che partirà dal Ministero regionale dell’Agricoltura, passerà per la Delegazione agricola del Ministero e terminerà presso la Delegazione governativa.
Inoltre, gli organi di rappresentanza chiederanno incontri a livello istituzionale con la presidenza della Generalitat Valenciana, il Ministero regionale dell’Agricoltura, la Delegazione del Governo e la presidenza delle Corts Valencianes insieme ai portavoce dei gruppi politici con rappresentanza, mentre a livello politico con il Partido Popular, il Pspv-Psoe, Vox e Compromís.
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE AGUADO
Il presidente di Ava-Asaja, Cristóbal Aguado, ha spiegato che il settore agricolo valenciano deve mantenere viva la fiamma della protesta perché è in gioco il futuro. Le amministrazioni hanno dimostrato buona volontà, ma non hanno mostrato alcuna soluzione significativa e nessuna garanzia di prezzi sostenibili. L’Europa ha continuamente ingannato e, nonostante la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, si sia impegnata in molti modi, la Commissione Ambiente del Parlamento cercherà di bloccare le misure agricole. La Conselleria e il Ministero devono fare di più. Se non si tutelano gli agricoltori il territorio brucerà, il deserto avanzerà e i consumatori ne pagheranno le conseguenze. (Nella foto grande un momento della rivolta dei trattori in italia).