Una mobilitazione a metà luglio? Ne hanno discusso a lungo, prima di decidere, un po’ perché l’impatto mediatico della protesta in un periodo come questo, quando tutti pensano a ritagliarsi il meritato relax, rischia di essere minimo, un po’ perchè i lavori in campagna non sono affatto finiti: la politica, ha detto qualcuno, si fa in inverno, dopo il raccolto. Ma se nei prossimi giorni i risicoltori di Agrinsieme (Confagricoltura e Cia) – e con loro l’industria, gli artigiani e due associazioni di mediatori – scenderanno in piazza è proprio perchè all’inverno qualcuno potrebbe non arrivarci. Gli effetti della concorrenza delle importazioni cambogiane continua a deprimere i prezzi del risone, trascinando i bilanci delle imprese nel profondo rosso. L’Ente Risi conferma che, secondo dati della Commissione europea, “dall’inizio della campagna di commercializzazione 2013/2014 e sino a giugno 2014, le importazioni a dazio “zero” dai Pma per il riso semilavorato e lavorato risultano in aumento di 88.367 tonnellate (+60%) rispetto a un anno fa. Il totale importato nel corso dell’attuale campagna ammonta a 235.836 tonnellate di cui Cambogia 203.635 tonnellate. Nel mese di giugno 2014 le importazioni sono risultate pari a 21.135 tonnellate di cui Cambogia 17.901 tonnellate…”. E’ contro queste agevolazioni che il mondo risicolo italiano scende in piazza: si vuole suonare la sveglia all’Europa. Il dossier predisposto dal Ministero dello sviluppo economico con la collaborazione dell’Ente Risi – divulgato in esclusiva da Risoitaliano nelle scorse settimane – sarà inviato a Bruxelles nelle prossime settimane (è in corso la traduzione e qualche aggiustamento tecnico) ma rischia di finire in un cassetto. Una sensazione che serpeggia nel mondo risicolo e produce tensioni. Il presidente dell’Ente Risi Paolo Carrà ci spiega la situazione: “L’iter per la richiesta della clausola di salvaguardia è complesso e richiederà da parte della Commissione una verifica puntuale di quanto viene denunciato. Pertanto i tempi non saranno di breve periodo. E’ necessario però non limitarsi alla fase di presentazione del documento ma spingere per un sostegno politico forte da parte di tutti a Bruxelles per far sentire alla Commissione il pressing della filiera europea risicola”. La manifestazione scatterà dunque dal 14 al 18 luglio e porterà a un’occupazione delle Borse risi proprio per chiedere all’Ue di fare in fretta e fermare gli effetti dell’accordo bilaterale «Everything but Arms» che favorisce Cambogia e Myanmar, grandi importatori di riso confezionato a dazio zero, «Abbiamo organizzato questa protesta – spiega Giovanni Daghetta, presidente del gruppo consultivo riso dell’Unione europea, alla Stampa – per far sentire il nostro disagio e sostenere il Governo che a breve presenterà il dossier sulla Cambogia in sede comunitaria». Il calendario dei blocchi riguarderà tutte le sale contrattazioni, partendo da Novara, arrivando a Vercelli, Pavia, Mortara: «Il compito delle istituzioni europee – conferma Luciano Nieto, direttore di Confagricoltura Pavia – è quello di regolare il mercato: che facciano il loro dovere». Le proteste (con occupazione delle locali sale di contrattazione) si terranno il 14 luglio a Novara, il 15 a Vercelli e il 18 a Mortara. (06.07.14)
L’ACQUA DI OVEST SESIA NON COSTERÀ DI PIÙ
L’approvazione del bilancio di assestamento e il bilancio di previsione senza alcun aumento della tariffa sull’acqua.