Pi risi tondi, pi lunghi di tipo A e meno di tipo B: l’indagine sulle semine presentata nei giorni scorsi dall’Ente Nazionale Risi mostra in primo luogo un aumento, seppur contenuto, della superficie destinata alla risicoltura. Questo sulla base delle risposte fornite dalle 3.681 aziende che hanno presentato denuncia di superficie entro i termini di legge e rappresentano un territorio di circa 166.000 ettari. Lo scorso anno la superficie coltivata fu di 229.725 ettari, per una produzione complessiva di oltre un milione e mezzo di tonnellate di riso greggio, pari a poco meno di un milione di tonnellate di riso lavorato. Il risultato, che era atteso, evidenzia un incremento delle superfici del 2% circa, superiore al livello stimato nel sondaggio di primavera. Rispetto alla campagna del 2005, sono in aumento le semine dei risi comuni, come Balilla, Elio, Selenio, che dovrebbero passare da poco pi di 42.500 ettari a quasi 48 mila ettari. Le variet Ariete-Drago appare leggermente in calo, passando da 30.264 a 29.520 ettari, mentre cresce l’area destinata a Baldo, che passa da 11.704 a 13.700, segnando un significativo +17.05%. E anche l’Arborio, una delle variet pi note da risotti che comprende anche la variet Volano, con caratteristiche molto simili, appare in forte crescita con 19.950 ettari contro i 17.495 della scorsa campagna. In diminuzione poi i risi del tipo lungo B, adatti ad essere utilizzati come contorni, che passano da 65.804 a 60. 525 ettari. Per le due variet di maggior pregio, Vialone Nano e Carnaroli, l’andamento delle semine appare contrastante: in buona crescita il primo, che passa da 4.584 del 2005 ai 5.500 di quest’anno, con un +20%, in calo il secondo, ritenuto il riso principe dei risotti. L’area destinata a Carnaroli si contrae quasi del 10%, passando da 9.421 ettari a 8.500.
BANDO ISI INAIL 2024
Rese note le regole di ammissione al Bando ISI INAIL 2024 valido per l’anno 2025. Il bando è suddiviso in 5 assi principali.