L’industria del riso il 15 marzo chieder lo stato di crisi. L’ha detto senza mezzi termini Roberto Carrire, il direttore dell’Airi, che riunisce le sessanta riserie del Paese. La ragione l’incremento dei prezzi all’origine, che da inizio campagna sono saliti del 40, 50, fino all’80 per cento. La clamorosa notizia viene dal convegno di Pavia, organizzato venerd scorso al collegio Borromeo dall’Ente Nazionale Risi, dove stato fatto il punto sull’andamento del mercato del cereale italiano. Se le quotazioni – pi che soddisfacenti – fanno bene agli agricoltori, sul fronte industriale c’ allarme per la carenza di materia prima. L’Airi ha chiesto l’abbassamento dei dazi sul prodotto greggio per favorire l’ingresso di cereale straniero. Alcune aziende avrebbero gi fermato gli impianti e vogliono ricorrere alla cassa integrazione perch c’ poca materia prima e costa troppo. Di altro avviso gli agricoltori: come ha detto anche il presidente della commissione agricoltura della Camera Giacomo de Ghislanzoni Cardoli, "c’ ancora riso da vendere" nelle aziende agricole e "chiedere di abbassare i dazi rischierebbe di provocare un effetto domino" proprio ora che il mercato interno si presenta stabile. Meglio tentare la strada di coltivare di pi. L’ha chiesto esplicitamente il direttore generale del Ministero delle politiche agricole Mario Catania: "se non si raccoglier pi riso in Italia il prossimo anno si potrebbero avere tensioni non auspicabili". Tensioni che per il consumatore significano una cosa sola: meno riso italiano e probabilmente riso pi caro.
DEMO FARMA PLUS, CONVEGNO IL 14 GENNAIO
Il convegno conclusivo sui risultati del progetto Demo Farm Plus avrà luogo a Pavia il 14 gennaio 2025 a partire dalle ore 10.00