L’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, monitora anche il delta del Mekong grazie al programma europeo Copernicus, che grazie ad una rete di satelliti consente di osservare il nostro pianeta. E nelle ultime settimane la grave siccità che sta colpendo quelle zone conferma il calo della produzione risicola, che dovrebbe attestarsi ad oltre il 16%. Lo conferma il sito dell’Agenzia, www.asi.it: il programma, implementato dalla Commissione Europea e gestito dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), consente di tenere sotto controllo con divresi strumenti il terreno, le foreste e gli oceani.Venerdì 22 aprile inoltre è in programma il lancio dallo spazioporto ESA nella Guiana Francese del gemello del primo Sentinel – il Sentinel-1B – a bordo di un razzo Soyuz. I dati rilevati dal programma Copernicus mostrano infatti che una delle regioni che produce più riso al mondo è a secco: le informazioni fornite da Sentinel-1A hanno fornito informazioni vitali alle autorità locali. Per colpa di El Niño infatti tutto il Sud-Est Asiatico sta registrando i livelli di acqua più bassi degli ultimi decenni, mettendo in ginocchio i produttori di riso, in particolare nel delta del Mekong in Vietnam. «Usando il suo radar avanzato – spiegano i tecnici dell’Agenzia – ha potuto controllare le risaie del delta del Mekong (e altre regioni asiatiche) e la presenza di acqua nel terreno». Si è così scoperto che la siccità dovuta ai cambiamenti delle correnti oceaniche provocate da El Niño porterà ad un calo del 16,7% della produzione di riso rispetto all’anno scorso. Le acque basse del fiume favoriscono una maggiore e anticipata intrusione di acqua salata proveniente dall’Oceano, riducendo il territorio disponibile per le coltivazioni. (20.04.2016)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost