In futuro si potrà controllare la propria risaia direttamente dal satellite, consultando un sito internet e scaricando i dati direttamente sul proprio telefonino. Si chiama Ermes il progetto coordinato dall’Istituto di rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Irea) di Napoli e finanziato nel settimo programma quadro europeo di ricerca che monitora le risaie italiane (Novara, Vercelli e Pavia) quelle della valle dell’Ebro in Spagna e quelle di Kalochori in Grecia. In Italia sono state scelte alcune aziende del «Distretto agricolo delle risaie della Lomellina» che comprende 40 soci. Tra queste, anche le realtà che hanno scelto di diventare gli utenti finali delo progetto, che dura fino al 2017 e punta a creare un prototipo di servizi dedicati al settore agricolo delle produzioni risicole. «Ermes» integra infatti diversi ambiti di ricerca: dalle tecniche di telerilevamento e osservazione della Terra, che sfruttano i dati dai sensori satellitari (ottici e radar) fino alle soluzioni di modelli della crescita delle colture, per produrre dati geo-referenziati sul settore specifico. L’esito finale potrà essere consultato sia tramite un geoportale oppure con applicazioni su smartphone. «Il sito web – dice il coordinatore Mirco Boschetti, di Irea Cnr (nella foto piccola il gruppo di lavoro) – è stato pensato affinché chiunque, oltre a ricercatori e addetti ai lavori, possa seguire l’andamento del progetto, risultati, documenti, mappe e applicazioni». In questo contesto, spiegano i promotori, il progetto intende fornire soluzioni innovative e d’avanguardia utili a diversi soggetti: alle autorità, responsabili delle politiche agro-ambientali regionali e comunitarie, alle aziende agricole che devono rispettare criteri di sostenibilità delle produzioni sia da un punto di vista economico sia ambientale e, non ultimo, al settore dell’agro-business, interessato al monitoraggio delle produzioni e dello stato delle colture. Per consultare Ermes: www.ermes-fp7space.eu (24.11.14)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.