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RIPRISTINO NATURA, LA LEGGE NON CONVINCE I VALENCIANI

ripristino natura

Il sindacato degli agricoltori valenciano Ava -Asaja accoglie con preoccupazione la recente approvazione della legge sul ripristino della natura con uno stretto margine (324 voti a favore e 312 contrari) nella sessione plenaria del Parlamento europeo. Sessione che si è tenuta mercoledì scorso a Strasburgo.

SINDACATI CONTRARI ALLA LEGGE EUROPEA

Il sindacato agricolo  riconosce l’importanza di preservare e proteggere l’ambiente naturale e rimane impegnata a ripristinare la natura in armonia con l’attività agricola. Tuttavia, ha notevoli divergenze rispetto a questa legge specifica e alle sue implicazioni per gli agricoltori spagnoli ed europei.

Le tre bocciature di questa legge nelle commissioni del Parlamento europeo competenti per il settore primario dimostrano già quanto l’approccio della Commissione europea sia stato divisivo, punitivo e ideologico. Pertanto, l’opposizione a questa legge risiede nella mancanza di equilibrio e flessibilità delle misure proposte. Ava-Asaja crede fermamente che il ripristino della natura debba tenere conto delle peculiarità di ogni regione e delle diverse pratiche agricole utilizzate in Europa.

LA LEGGE RIMARRA’ INAPPLICATA

È importante ricordare che gli agricoltori non sono contrari al ripristino della natura, come accusato da alcuni gruppi e organizzazioni. Il sindacato è consapevole del ruolo di difensori della terra e riconosce la necessità di adottare pratiche agricole sostenibili che promuovano la biodiversità e la conservazione degli ecosistemi. Aggiunge:  «Tuttavia, riteniamo che, nonostante gli emendamenti, questa legge rimanga fondamentalmente impreparata e rimarrà inapplicabile per gli agricoltori e i proprietari di terreni forestali».

QUALE BUDGET?

Inoltre, un aspetto allarmante di questa proposta è che manca un budget, quindi non si deve permettere che i finanziamenti per il ripristino della natura provengano dal già malconcio fondo della Pac, sovraccaricato dall’incertezza della guerra in Ucraina, dall’inflazione e dagli alti costi delle materie prime e dell’energia, oltre che dalle condizioni climatiche avverse.

ISTITUZIONI, AGRICOLTORI E PORTATORI D’INTERESSE COLLABORINO

«Noi di Ava-Asaja siamo impegnati a trovare soluzioni che concilino il ripristino della natura e le esigenze degli agricoltori. Sosteniamo un approccio basato sulla collaborazione e sul dialogo tra le istituzioni europee, gli agricoltori e gli altri attori interessati. Crediamo inoltre che sia possibile trovare soluzioni equilibrate e realistiche che promuovano una coesistenza armoniosa tra agricoltura e ambiente».

Il sindacato e gli altri membri del Copa-Cogeca rimarranno vigili sui negoziati a tre nei prossimi mesi, garantendo il rispetto della sussidiarietà e l’inclusione attiva degli agricoltori nei processi decisionali che riguardano direttamente il nostro settore».

Infine, il sindacato desidera ringraziare i membri del Parlamento europeo che hanno espresso il loro sostegno agli agricoltori e riconosciuto le loro preoccupazioni.
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