La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha deciso di rinviare di due anni la riforma della politica agricola comune, ossia al 31 dicembre 2022; di prorogare i fondi europei attuali evitando tagli inaccettabili sul budget PAC; di rafforzare gli strumenti per far fronte ai rischi aziendali e alle crisi di mercato, come quella generata dall’emergenza da Covid-19, di mantenere gli attuali livelli di finanziamento della PAC, evitando il 4% dei tagli sui pagamenti diretti (sono 144 milioni di euro l’anno) e di oltre il 15% sullo sviluppo rurale (230 milioni l’anno), di estendere l’attuale programmazione dello sviluppo rurale al 31 dicembre 2022 con possibilità di utilizzare le risorse attualmente a disposizione fino al 31 dicembre 2025. La decisione della Commissione parlamentare precede le decisioni del trilogo e quelle della Commissione europea che però non dovrebbero discostarsi in misura significativa da queste scelte.
UN FONDO PER LE TEA
il coordinamento che unisce 18 associazioni della filiera agroalimentare italiana, ha sottoscritto il Manifesto per la Promozione delle TEA.