La Regione Lombardia conferma il basso rischio di brusone nelle terre del riso. Nella stessa giornata il bollettino Bruma della Regione Piemonte registra un abbasssamento del rischio tra Novara e Vercelli. Dopo la situazione di medio rischio evidenziata nei giorni scorsi nelle aree risicole del milanese e del lodigiano, non si segnalano infatti rischi imminenti. Insomma, il grande caldo mantiene in pausa la malattia: le spore non si diffondono.
Ricordiamo che il servizio di elaborazione di mappe di rischio della Lombardia serve a informare i risicoltori circa la possibilità di sviluppo di processi di infezione da Pyricularia oryzae (Brusone del riso) e che è uno strumento messo a disposizione dei produttori risicoli lombardi nell’ottica di un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, come rimarcano al Pirellone. L’accesso è libero, non necessita né di registrazione né di particolari conoscenze informatiche. Ogni giorno è possibile visualizzare il rischio potenziale di infezione tramite una mappa d’insieme delle aree risicole lombarde e una mappa di dettaglio per ciascun comune. La consultazione può avvenire direttamente da qualsiasi smartphone (tutti i sistemi operativi) oppure tramite pc. Alla pagina dedicata è possibile avere le informazioni per la lettura delle mappe e consultare la serie storica. Il servizio nasce dalla collaborazione con l’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IREA) e con il laboratorio Cassandra di modellistica agronomica dell’Università degli Studi di Milano (UNIMI-Cassandra). L’accesso avviene tramite l’homepage di Ersaf cliccando sull’icona Bollettini di difesa fitosanitaria che si trova sul lato sinistro della pagina, e poi su Allerta brusone riso oppure direttamente dal link: http://www.ersaf.lombardia.it/servizi/bollettini/index.aspx Ricordiamo anche che quest’anno non si può utilizzare il triciclazolo e che, come ha comunicato anche l’Ente Nazionale Risi, esistono valide alternative per contrastare il brusone, come azoxystrobin-difenoconazolo e zolfo, usato anche nel bio. L’ultima novità per il riso biologico è il bacillus subtilis.