Ancora cali per quasi tutte le voci quotate a listino nelle sedute di questo inizio di settimana. Come consueto vi sono allineamenti a quanto visto venerdì a Mortara (leggi) ma non mancano le novità.
OFFERTA PRESSANTE
La domanda continua a mostrarsi disinteressata all’acquisto di qualsiasi varietà di risone proposta. L’offerta al contrario è ormai pressante, preoccupata dall’avvicinarsi del prossimo raccolto e con più merce a magazzino del solito considerando il momento dell’anno. Appare ormai chiaro come sia questo forte squilibrio a trainare il crollo delle valutazioni. Tali prezzi in alcuni casi sono addirittura maggiori rispetto a quanto pagato nella realtà dalle riserie per partite che i risicoltori fanno di tutto per vendere.
I PREZZI MIGLIORERANNO CON L’ATTESA?
È proprio questa voglia di vendere forzatamente a danneggiare i ricavi dei produttori stessi in questo frangente. Pare evidente, infatti, come oggi la scelta più saggia sia attendere che la domanda torni ad interessarsi all’acquisto ma molti produttori si dimostrano lontani da questa posizione. È noto che l’arrivo delle alte temperature renda più difficile la conservazione del prodotto a magazzino, a ormai 9-10 mesi dalla trebbiatura, e causi spese per i trattamenti delle derrate. Nella maggioranza delle aziende, inoltre, gli agricoltori hanno necessità di fare spazio per i nuovi raccolti. Questi fattori, uniti alla preoccupazione per i continui cali, mettono ansia di vendere ad un offerta dimostratasi molto attendista nel momento di crescita dei listini. Un attendismo che sarebbe utile rispolverare oggi.
NOVARA MAGLIA NERA
Affrontiamo ora nel dettaglio le variazioni, che si manifestano fin dal lunedì mattina a Novara. In questa sede dove c’è quotazione c’è segno negativo. Tra questi gli allineamenti a quanto già visto in precedenza sono il piccolo passo indietro dei lunghi B a 44 €/q lordi e il calo di Carnaroli classico a 83 €/q lordi. Leggermente inferiori alla quotazione di venerdì si dimostrano il gruppo Arborio a e i similari di Carnaroli, entrambi lunedì a 72 €/q lordi. I lunghi A da parboiled e il gruppo Roma, al contrario, rimangono qui un po’ più in alto rispetto a Mortara, attestandosi a 51 e 74 €/q lordi. Il colpo più duro lo subiscono come prevedibile i tondi, che si portano a valori compresi tra i 35 e i 40 €/q lordi. La sede novarese si mostra addirittura più negativa rispetto alla successiva borsa di Vercelli per questo comparto.
PREZZI TONDI A 40 euro/q
La commissione prezzi vercellese, infatti, fissa tutti i tondi a 40 €/q lordi. Migliori anche le quotazioni di gruppo Arborio, gruppo Roma e similari di Carnaroli, tutti a 75 €/q lordi. Va sottolineato, però, che risulta difficile chiarire un prezzo reale visti i pochissimi scambi. Tutte le voci, infatti, vengono definite nominali o con scambi limitati dalla borsa di Piazza Zumaglini, ad eccezione dei lunghi B, che rimangono stabili e probabilmente più vendibili rispetto agli altri risoni. Nel pomeriggio di martedì il listino emesso dalla granaria di Milano ripercorre le cifre proposte nelle altre sedi, con qualche euro in più in diversi casi, nella sede dove si definisce il prezzo del lavorato. Qui la commissione decide di procedere alla rilevazione dei prezzi nonostante l’assenza della parte produttrice, che aderisce ad una protesta sindacale disertando. Autore: Ezio Bosso.
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