Il prezzo dei risoni non smette di scendere malgrado le vendite continuino ad essere contenute. Una circostanza che fa discutere, sulle principali piazze del riso. L’industria parla di domanda rigida, i risicoltori di speculazione: sicuramente le forti semine di tondo hanno compromesso la campagna commerciale di Sole e, di fatto, anche del Selenio, e anche i risi da interno non se la passano benissimo. Si salvano gli indica, quest’anno, sempre per ragioni di offerta, mentre è incerto il mercato dei lunghi A. La tensione sui mercati è alta. Ogni commento porta con sé strascichi di polemiche. Guardando al futuro, si ipotizza un incremento delle quotazioni di Carnaroli e Arborio nella prossima campagna, ma solo perché si ritiene che l’industria «non può pagare il Carnaroli 50 euro se non è sicura di guadagnarci». Il riferimento è ai contratti di coltivazione triennali – stiamo dunque parlando delle prossime semine – che circolano sul mercato. Per parte nostra, non ci arrischiamo a prevedere alcunché e prendiamo in esame solo i numeri, come quelli diffusi da Medi@rice, l’associazione dei mediatori di riso, che forniscono un’intrigante legenda alla tabella che riportiamo sotto, nella quale è possibile distinguere le diverse varietà in base alla domanda di mercato. La legenda è la seguente (le lettere sono indicate nella colonna delle Note): A: richiesto – B: molto richiesto – C: poco richiesto – D: offerto – E: stabile – F: poco offerto – G: ritiro pronto – H: ritiro libero – I: pagamento d’uso – L: richiesto con pagamento lungo. (Nella foto grande la sala di contrattazione di Mortara)
SEME DEL 2024 PER L’AIUTO 2025
Agea autorizza l’utilizzo delle sementi non utilizzate in alcune aree colpite da eventi atmosferici