Sulla Borsa Merci di Mortara dominano i rialzi: si è ormai entrati nel cuore del raccolto e si evidenziano generali rialzi su tutte le Borse. Molta richiesta sia per le varietà da interno che per quelle da esportazione.
Ancora rialzi sui Tondi, con Selenio che, mentre a Vercelli e Novara sfiorava i 480 euro/tonnellata, a Mortara dai 450 – 485 €/tonnellata, raggiunge questa settimana quota 500 €/tonnellata (+15). Rialzi anche sul Lungo B che passa dai 330 – 340 €/tonnellata ai 350 €/tonnellata (+10), tendenza verificatasi anche sulla Borsa di Milano. Nuove quotazioni per Vialone Nano che esordisce in maniera deflagrante con 620 – 670 €/tonnellata, come da tendenza verificatasi anche sulla Borsa di Milano. Finalmente nuove quotazioni a listino anche per S. Andrea, a 390 – 415 €/tonnellata.
Se i Lunghi A a Novara hanno raggiunto questa settimana quota 365 €/tonnellata, a Mortara non si evidenzia nessuna variazione per Dardo – Luna CL e similari, né per i Tondi Sole e similari e Centauro, tutti attestantesi con quotazioni leggermente maggiori a 365 – 385 €/tonnellata. Arborio – Volano, a 385 – 415 €/tonnellata, per Baldo e similari, a 345 – 365 €/tonnellata, per Roma e similari, a 345 – 365 €/tonnellata, per Carnaroli, a 500 – 525 €/tonnellata e per Caravaggio e similari, a 485 – 500 €/tonnellata. Carnaroli e similari, in particolare, questa settimana, hanno evidenziato, al contrario, una forte crescita (+20) sulla Borsa di Milano. Cammeo persiste invece stabile sulla scorta dell’immobilità del mercato turco, come accade per l’Indica, a prezzi invariati con richiesta costante.
Commenta così il mediatore Giovanni Migliavacca: «La settimana termina con la raccolta a pieno ritmo, siamo nel pieno del raccolto. Poca merce in vendita ma molto richiesta sia per le varietà di interni che per quelle di esportazione. Unica pecca le rese del gruppo Carnaroli e similari e dell’Arborio e suoi similari, non molto alte ma di qualità buona».
Prezzi e trasferimenti
L’impennata dei raccolti e i contratti di coltivazione posti in essere negli scorsi mesi non hanno avuto l’effetto calmierante che ci si aspettava. Forte è l’interesse dell’industria per tutti i risi che accedono al mercato in questi ultimi giorni, con ottime prospettive a livello qualitativo sui raccolti.
Dall’inizio della campagna sono state trasferite 136.248 tonnellate di risone, il 7% in meno rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Sui mercati esteri sono in aumento l’India Basmati Traditional (+50 dollari, a 1475 dollari/tonnellata), il Pakistan 25% (+10 dollari, a 375 dollari/tonnellata) e il Vietnam 5% (+5 dollari, a 435 dollari/tonnellata). Ribe a 370 €/tonnellata, Loto a 400 €/tonnellata e Augusto a 400 €/tonnellata, gli Originari a 380 €/tonnellata, il Selenio a 450 €/tonnellata e il Centauro con Balilla a 390 €/tonnellata, i Lunghi B a 350 €/tonnellata, Baldo con suoi similari a 390 €/tonnellata. Si evidenzia una crescita per il Thai 100%B (+3 dollari, a 395 dollari/tonnellata).
I prezzi delle principali materie prime agricole sono aumentati in tutto il mondo a settembre a causa della carenza di offerta e di una domanda globale sostenuta per alcune materie prime. Invariati i risi lavorati. I prezzi del risone, in termini assoluti, risultano superiori a quelli raggiunti un anno fa e si prevedono ulteriori aumenti. Autore: Milena Zarbà