Come previsto dalla Direttiva 2009/128/09, l’Italia, così come ogni altro Stato Membro, ha adottato un Piano di Azione Nazionale (PAN) nel quale sono definiti gli obiettivi, le misure, i tempi e gli indicatori per la riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall’utilizzo dei prodotti fitosanitari, incoraggiare lo sviluppo e l’introduzione della difesa integrata e di approcci o tecniche alternative con lo scopo di ridurre la dipendenza dall’utilizzo di prodotti fitosanitari. Tutte le regioni, le province autonome e gli enti gestori delle aree naturali protette sono tenuti a predisporre, partendo da questo documento, delle proprie misure di mitigazione.
Revisione periodica
Periodicamente viene predisposta una revisione, solitamente ogni 3 anni, e per quel che riguarda la Regione Lombardia, la DGR 3233/2015 (cosiddetto PAR), secondo quanto apprendiamo da una fonte qualificata, dovrebbe entrare in vigore ad inizio marzo 2019. Gli obbiettivi della DGR 3233 erano diversi e il conseguimento di questi traguardi è stato attuato sin da subito con misure attuative ad hoc per ogni scopo, che hanno portato ad altrettanti risultati pratici:
Obbiettivo 1): rendere più efficiente e tracciabile la procedura per il conseguimento delle abilitazioni. Per farlo si è inserita la formazione tra le materie erogate dai soggetti formatori accreditati da Regione Lombardia. Risultato: rilasciate le seguenti abilitazioni: utilizzatori professionali (10.485 base e 9.600 aggiornamento), consulenti (796 base).
Obbiettivo 2): implementare sul territorio lombardo il sistema di controllo regolazione e manutenzione delle macchine irroratrici. Qui sono stati realizzati corsi di formazione per l’abilitazione di tecnico addetto ai controlli. Risultato: incremento del numero dei centri accreditati da 6 a 41.
Obbiettivo 3): incrementare la rete di stazioni per il rilevamento dei dati agrometeorologici. Sono state attivate diverse operazioni PSR. Risultato: 323 stazioni attivate.
Obbiettivo 4): incrementare la diffusione di bollettini contenenti le indicazioni per le corrette strategie di difesa. Chiaramente sono stati prodotti bollettini che hanno avuto come risultato la loro distribuzione, informazioni relative a riso, mais, melo, pero e vite.
Obbiettivo 5): migliorare la conoscenza dei quantitativi di prodotti fitosanitari effettivamente utilizzati sul territorio lombardo. È nato il registro trattamenti on line. Risultato: registrati 75 registri di intervento.
Obbiettivo 6): diffondere la conoscenza degli strumenti per ridurre l’inquinamento puntiforme da prodotti fitosanitari. Sono stati stanziati fondi PSR a riguardo. Risultato: 230 strumenti diffusi
A livello generale, all’interno del documento di revisione, si osserva una riduzione costante delle contaminazioni di acque superficiali come dimostrano i grafici proposti.
Rappresentazione grafica delle percentuali dei valori con concentrazioni quantificabili (rosso) vs i valori di residuo con concentrazioni < LOQ (blu) delle sostanze monitorate in acque superficiali– valori aggregati per anno. In verde la linea di tendenza
Il principio della Sau trattabile
A livello di dettaglio si ricorda che Regione Lombardia si differenzia dal Piemonte, in quanto anziché limitazioni di dosaggio introduce limitazioni di SAU trattabile con le sostanze attive “a rischio”. In specie si nota che :
1- per la terbutilazina si allentano i vincoli attualmente in vigore;
2- per oxadiazon non cambia nulla fuori dalle aree Natura 2000, mentre all’interno di esse (es. SIC,ZPS) si limita al 25% la SAU trattabile nel caso di semina a file e successiva irrigazione turnata (che è cosa diversa dalla semina a file e successiva sommersione); da rilevare che oxadiazon potrebbe essere una molecola “a fine corsa”, di cui probabilmente non verrà proposto il rinnovo dell’autorizzazione UE;
3- vengono introdotte misure di mitigazione nuove per bentazone, metoalachlor e s-metoalachlor, sulcotrione e flufenacet, con percentuali di SAU trattabile ed ambiti provinciali di limitazione variabili in funzione delle criticità riscontrate; da osservare che solo flufenacet tra le sostanze attive interessate è registrato su riso, anche se nell’area in cui si applica la limitazione pare che flufenacet sia usato essenzialmente nella coltura del pomodoro.
4- Vengono introdotte misure di mitigazione per gli insetticidi a base di esteri fosforici, che prima non c’erano (anche questa limitazione non riguarda riso);
5- si allentano notevolmente i limiti su glifosate, di cui viene consentito un impiego condizionato negli usi extra agricoli (il caso dei bordi stradali e ferroviari è emblematico), oltre che l’uso sul 70% della SAU nelle aziende risicole che lo impiegano nella lotta al Crodo.
6-per i piretroidi e gli esteri fosforici vi è un obbligo di riduzione della deriva del 90% per le aree trattate che confinano con i corpi idrici rilevanti (definiti al punto 2.1 “Documento di orientamento Prodotti fitosanitari Misure di mitigazione del rischio per la riduzione della contaminazione dei corpi idrici superficialidaderivaeruscellamento.”)
Nella parte finale della presentazione delle nuove direttive viene trattato l’argomento quaderno di campagna; da notare la conferma dell’obbligo di registro elettronico dei trattamenti, che dal 2019 sarà estesa alle aziende con SAU > 100 ha, ma che potrà essere compilato con strumenti diversi da quello ufficiale, presente su portale SISCO che tuttora presenta problemi, e trasferito sul portale attraverso un tracciato record. Autore: Ezio Bosso