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REFLUI URBANI NEI CAMPI

da | 30 Dic 2019 | Internazionale

muzza

L’Unione Europea sta adottando nuove misure per ridurre il rischio di carenza di acqua per l’irrigazione delle colture. Gli ambasciatori dell’UE degli Stati membri hanno approvato l’accordo provvisorio trovato con il Parlamento europeo su un regolamento che faciliterà l’uso delle acque reflue urbane trattate per l’irrigazione agricola. Questa approvazione apre la strada all’adozione finale. Le regole – dicono a Bruxelles – aiuteranno l’Europa ad adattarsi alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Il regolamento, che è pienamente in linea con l’economia circolare, migliorerà la disponibilità di acqua e ne incoraggerà un uso efficiente. Garantire la disponibilità di acqua sufficiente per l’irrigazione dei campi, in particolare durante ondate di calore e siccità gravi, può aiutare a prevenire la carenza di colture e dunque di cibo.

Monitoraggi

Dato che le condizioni geografiche e climatiche variano notevolmente tra gli Stati membri, uno Stato membro può decidere che non è appropriato utilizzare l’acqua di recupero per l’irrigazione agricola in parte o in tutto il suo territorio. Gli Stati membri possono anche decidere di utilizzare l’acqua di recupero per altri usi come il riutilizzo di acqua industriale e per scopi legati al tempo libero e ambientali. Il regolamento contiene requisiti rigorosi per la qualità delle acque di recupero e il relativo monitoraggio per garantire la protezione della salute umana e animale nonché dell’ambiente. Il risparmio delle risorse idriche a seguito del riutilizzo dell’acqua sarà oggetto di campagne di sensibilizzazione generale negli Stati membri in cui l’acqua di recupero viene utilizzata per l’irrigazione agricola.

L’esperienza

La Commissione è tenuta a valutare la necessità di rivedere i requisiti minimi delle acque di recupero, sulla base dei risultati di una valutazione dell’attuazione del presente regolamento o ogni volta che nuove conoscenze tecniche e scientifiche lo richiedono. Numerosi Stati membri hanno una lunga e proficua esperienza nell’uso di acqua di recupero per scopi diversi, anche per l’irrigazione agricola. Una soluzione migliore per l’ambiente rispetto a metodi alternativi di approvvigionamento idrico come trasferimenti di acqua o dissalazione. Le nuove norme saranno particolarmente utili nelle regioni in cui la domanda di acqua supera ancora l’offerta, nonostante le misure preventive per abbassare la domanda. Le vigenti norme dell’Ue sull’igiene dei prodotti alimentari continuano a rimanere in vigore e saranno pienamente rispettate.
La Commissione europea ha adottato la proposta di regolamento sui requisiti minimi per il riutilizzo dell’acqua il 28 maggio 2018 nell’ambito della realizzazione del piano d’azione per l’economia circolare. Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulla proposta il 12 febbraio 2019. Il Consiglio ha approvato la sua posizione (orientamento generale) il 26 giugno 2019. I negoziati con il Parlamento europeo sono iniziati il ​​10 ottobre e si sono conclusi con un accordo provvisorio il 2 dicembre, confermato poi dagli ambasciatori dell’Ue degli Stati membri. Questo apre la strada all’adozione formale delle nuove regole, che avverrà nel 2020. Il regolamento sarà quindi pubblicato nella Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione. Esso si applica a decorrere da tre anni dalla data di entrata in vigore.

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