Vuoi che sia l’Euro debole, che sia il mais debolissimo, che sia la soia così così… fatto sta che la risaia tira un sospiro di sollievo. Momentaneo? E’ presto per dirlo. Ma i numeri sono numeri e quelli diffusi dall’Ente Nazionale Risi alla Consulta risicola nazionale del 2 marzo sono chiari. Come abbiamo anticipato, anche la stima sulla produzione 2014 è stata rivista al rialzo, ma in modo ufficioso. Sono state cioè contabilizzate 19.000 tonnellate di risone in meno, ma data l’esiguità della variazione (intorno all’1%) la consulta ha deciso all’unanimità di non modificare il dato finale della stima, che ha un valore legale ed economico.
Parallelamente, il rapporto Ente Risi parla di maggiori vendite del risone raccolto (+12,8%) e di minori rimanenze, oltre che di prezzi in crescita per tutte le tipologie di riso, anche se ovviamente alcune di esse devono ancora recuperare molto del terreno perduto l’anno precedente.
Altri dati positivi: meno importazioni (-15%) e più esportazioni (+23%) nonché migliori affari in Europa, dove il prodotto consegnato è cresciuto dell’8,6%. Seppur nella sproporzione dei valori assoluti, si registra un miglioramento tendenziale anche nel rapporto import-export comunitario, dove va valutato anche il peso reale dell’Italia: importiamo il 4,8% del riso straniero che entra nell’Ue e il 53,6 di quello europeo che viene esportato parla italiano. (05.03.15)
