Giorni neri per la risicoltura spagnola: si chiude il raccolto dl riso nella regione delle paludi sivigliane e il finale non è positivo. La produzione ha subito un calo di circa il 30%, con 6.500 kg per ettaro di riso in media, il che significa circa 3.000 kg in meno di riso rispetto alle rese di una campagna normale. A livello economico, ciò significa enormi perdite per il settore, che vale 35 milioni di euro nella provincia di Siviglia.
Questa grave situazione di calo della produzione nella campagna del riso è dovuta, oltre alla siccità, all’elevato grado di salinità del Guadalquivir, il corso d’acqua che irriga le risaie. la vicinanza alla foce del fiume crea infatti un tappo salino che aggiunge una maggiore concentrazione di sale nelle acque, dalla provincia di Siviglia alla sua uscita verso l’Oceano Atlantico. Gli agricoltori di Siviglia dell’Upa danno la colpa di questo aumento di salinità alla Confederazione idrografica di Guadalquivir (CHG), che non ha gestito bene lo sbocco dell’acqua per favorire la discesa della calotta salina. A ciò si aggiungono i dragaggi di manutenzione effettuati dall’Autorità Portuale di Siviglia, che provocano anche l’innalzamento dell’acqua dal mare e, quindi, del tappo salino. Tutto ciò ha mantenuto un livello salino molto elevato nelle acque di irrigazione, che ha influenzato in modo significativo il normale sviluppo e la resa delle risaie.
L’organizzazione agraria sollecita un maggiore impegno, sia da parte del Chg che dell’autorità portuale, in modo che le loro azioni non incidano sul settore del riso in modo così negativo, che ha una tale importanza economica per la regione e anche ambientale, poichè offre cibo e riparo anche all’avifauna di Doñana. Per mitigare le perdite di questa campagna, l’Upa chiederà alla Confederazione l’esenzione dal pagamento della tassa di irrigazione. Il settore del riso è consapevole che questa coltura necessita di miglioramenti e investimenti significativi, tra cui la modernizzazione dei sistemi di irrigazione per renderlo una coltura più sostenibile, in quanto risparmierebbe tra 50 e 100 hm3 all’anno, garantirebbe l’irrigazione ed eviterebbe la salinizzazione dell’acqua. Pertanto, Upa Siviglia non esclude mobilitazioni a breve, per chiedere che tale ammodernamento sia finalmente realizzato, dopo diversi decenni di reiterate richieste.