Di risaie verdi se ne vedono. E anche di risaie gialle con qualche inquietante bruciatura… E’ evidente che il raccolto del riso sia in ritardo e che il brusone abbia colpito anche quest’anno. Ma per tastare veramente il polso alla campagna abbiamo intervistato alcuni risicoltori impegnati nelle operazioni di raccolta proprio in questi giorni. Ecco il loro giudizio sulla campagna risicola. Giuseppe Rossino, direttore dell’Agricola Cerere 81 di Confienza (Pavia), che coltiva 333 ettari (Volano, Galileo, Balilla, Yume, Sole, Mare, Sirio, CL 26) non ha avuto particolari problemi se non una certa lentezza nella nascita di talune varietà e una «notevole presenza di Saprolegna e di chicchi non nati su Volano». Contromisure? Una drastica asciutta, che tuttavia ha comportato problemi di crodo. «La stima produttiva in questa fase è molto difficile – ci dice – perché è difficile valutare quanta sterilità ci sia».
Spostiamoci a Bellingazo Novarese, dove Sergio Rossi inizia a tagliare in questi giorni: «presumo che la produzione sia inferiore dei anni passati a causa del freddo nel momento della fioritura. Le mie varietà sono S.Andrea, Luna e Selenio». Sempre nei dintorni di Novara, a Granozzo con Monticello, troviamo l’azienda Agricola Omodei Zorini. Marco Omodei Zorini ci racconta che si inizierà a tagliare sabato. «Abbiamo seminato 105 ettari a riso, scegliendo varietà mirate, cioè Luna nelle terre sporche di crodo, Dardo e Gloria per il buon prezzo di mercato e Centauro, che non tradisce… Seminando in acqua abbiamo riscontrato qualche problemino di radicamento, causa i venti freddi di fine maggio, ma poi tutto sommato la situazione si è stabilizzata. Mi preoccupa piuttosto vedere molto giavone che ha resistito ai diserbanti. E sicuramente mi spaventa molto la percentuale in netto aumento di fusariosi, sopratutto sul lungo A». E spiega: «Abbiamo affrontato giavoni e “cucchiai” con i soliti prodotti che usiamo da anni, ma purtroppo sono stati meno efficienti del solito». Stime? Troppo presto, afferma. Ma potrebbe esserci «una produzione leggermente inferiore alla media dei 2 anni passati: nei lunghi A c’ è molto aborto floreale» dice. A Villata, nel Vercellese, incontriamo Valerio Arlone. Anche lui deve ancora tagliare i 35 ettari di «Urano lungo B che mi ha sempre dato soddisfazione, Sole Cl anti crodo e Galileo che è un riso di qualità» racconta. Per ora ha notato qualche cariosside non fecondata… Infine ci confrontiamo con il contoterzista Andrea Cova: «Dal 12 settembre a oggi abbiamo raccolto solo il 5% della superficie che mediamente raccogliamo ogni anno e ciò significa che non è stato raggiunto un buon grado di maturazione e che la perdita di umidità va molto a rilento». (23.09.14)