Come abbiamo scritto (leggi l’articolo), il 24 giugno riparte il servizio di allerta brusone in Piemonte. Abbiamo chiesto a Massimo Biloni, presidente di Ires, che lo coordina, di descriverci la situazione fitopatologica entro cui si muoverà questo servizio. Ecco il commento di Biloni: «L’annata agraria 2024 è iniziata nel peggiore dei modi. Dopo due anni con gravi problemi di siccità, le piogge ininterrotte durante l’inverno e la primavera hanno fatto saltare tutte le programmazioni costringendo gli agricoltori ad adottare soluzioni estemporanee nella preparazione dei campi e nelle semine. Molto spesso i campi sono stati preparati in cattive condizioni, favorendo fermentazioni anomale, scarsi effetti dei diserbanti, nascite scalari, semine ritardate».
CONTRO IL BRUSONE CI VUOLE IL BOLLETTINO
«Quando una coltura è sottoposta a questi stress diventa anche più facilmente aggredibile dai patogeni. Quest’anno, ancora più che negli altri anni, sarà fondamentale il bollettino di previsione dell’arrivo del brusone per prevenire danni ulteriori alle colture. Siamo soddisfatti della collaborazione di IRES con le principali istituzioni sul territorio (Regione Piemonte, Ente Nazionale Risi, Fondazione Agraria Novarese), con le associazioni di categoria, con gli organi di informazione di settore e, nella parte operativa, con la ricercatrice micologa Marinella Rodolfi e con le agronome Nicoletta Mazzini e Greta Masserano.per lo svolgimento delle attività e la divulgazione dei bollettini. Siamo certi che gli agricoltori apprezzeranno anche quest’anno l’arrivo tutti i lunedì e giovedì pomeriggio dei bollettini del Progetto Brusone per affrontare in maniera oculata i trattamenti fungicidi».
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