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RACCOLTO A RILENTO, PREZZI INTERESSANTI

da | 28 Set 2021 | NEWS

prezzo riso

Sulla Borsa Merci di Novara nessuna varietà risulta ancora quotata, anche se i campioni arrivano in quantità accettabili per iniziare con le valutazioni di qualità e prezzo, come ogni anno nella seconda decade di settembre, benché, per avere una valutazione più oggettiva del raccolto sarà necessario attendere i primi di ottobre. Nel mercato reale, quindi, qualcosa si sta muovendo: arrivano le prime quotazioni per alcune varietà di Tondo anche se i quantitativi contrattualizzati continuano ad essere inferiori alla richiesta. I dati sui raccolti sono ancora insufficienti per fornire indicazioni sul gruppo dei Medi, Lungo A, Tipo Ribe e S. Andrea. Sul fronte dei Tondi, Centauro e Sole CL si attestano a 370 €/tonnellata; per il gruppo dei Lunghi A, Luna CL si attesta a 350 €/tonnellata; Arborio e Volano si attestano a 430 €/tonnellata; il Gruppo dei Lunghi B si attesta in media sui 350 €/tonnellata. Si rilevano giacenze solo di Baldo e Cammeo.

Prezzi oscillanti

Sul fronte dei prezzi, questi risultano ancora incerti, oscillanti sulla base del fabbisogno della richiesta delle riserie. I contratti di coltivazione fatti a febbraio e marzo dovrebbero inizialmente fare da base anche per i quantitativi non sotto contratto.

A livello generale, prezzi dei risoni, in valore assoluto, risultano superiori a quelli raggiunti 12 mesi fa e si attendono ulteriori rialzi.

Commenta così il risicoltore Claudio Melano: «Il raccolto è partito in ritardo e molto a rilento, rispetto alle campagne precedenti. Le quotazioni al momento sono buone, poiché il risone giunge al mercato con un flusso debole, quindi viene assorbito completamente dall’industria. Voglio essere positivo e credere che i prezzi di questa campagna possano essere soddisfacenti per le aziende perché partiamo senza scorte ed il raccolto, in alcune zone, è stato falcidiato dalle violente grandinate dei mesi scorsi perciò la quantità di prodotto potrebbe risultare inferiore».

La situazione internazionale vede quotazioni interessanti per una massiccia importazione in Europa, frenata fortunatamente da noli ancora alti, dalla corsa al rialzo dei prezzi delle materie prime e dai costi di trasporto che risultano quadruplicati, nonostante i timidi segnali di discesa.

Su tutto ciò aleggia il timore che la riforma della Pac, con il rafforzamento degli impegni ambientali legato alla strategia Farm to Fork, possa capovolgere il ruolo dell’Unione Europea da esportatore ad importatore netto di cereali, con un aumento del ricorso alle importazioni dai paesi extra-Ue.

Sui mercati di esportazione: Ribe a 360 €/tonnellata, Loto a 370 €/tonnellata e Augusto a 380 €/tonnellata, gli Originari a 380 €/tonnellata, il Selenio a 550 €/tonnellata e il Centauro con il Balilla a 380 €/tonnellata, i Lunghi B a 350 €/tonnellata, Baldo con suoi similari a 380 €/tonnellata.

Dall’inizio della stagione sono state trasferite 30.236 tonnellate di risone ovvero il 13% in meno rispetto allo stesso periodo della precedente campagna. Sul fronte dei prezzi internazionali, il Vietnam 5% è in aumento (+ 5 dollari, a 410 dollari/t) mentre il Thai 100% B (- 4 dollari, a 391 dollari/t) e il Myanmar sono in calo (- 5 dollari, a 350 dollari/t). Autore: Milena Zarbà

 

A QUALCUNO PIACE CLASSICO

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