Il cambiamento climatico, ha messo a dura prova il mondo della risicoltura italiana; le continue piogge primaverili hanno ritardato le semine, con conseguente ritardo nel raccolto. Le lunghe settimane piovose prima e le lunghe giornate nebbiose dopo, con conseguente scarsità di ore di luce dove si può tagliare il raccolto, stanno provocando non poche difficoltà: il terreno saturo d’acqua, le pannocchie presentano una elevata umidità, il riso allettato germina.
LA RACCOLTA A CASCINA CERRINO
Ogni azienda agricola ha applicato la propria strategia di raccolta, per poter salvare dignitosamente il raccolto. Abbiamo deciso di sentire due agricoltori della zona più problematica.
Nel pavese Paolo Carnevale Miacca della Cascina Cerrino di Semiana, fa questa valutazione: «Nella prima fase abbiamo potuto raccogliere le varietà più mature, che sono anche meno soggette all’allettamento. Peraltro, un mese di ottobre che ha visto cadere il triplo dell’acqua del periodo ci ha sorpresi con il riso allettato, che non si riesce a mietere in tali condizioni. Ora il danno è fatto: l’umidità eccessiva e le temperature sopra la media lo fanno germinare, le giornate di lavoro troppo corte, la nebbia persistente e l’assenza di vento contribuiscono ad esasperare la situazione».
CASCINA NUOVA DI CELPENCHIO
Per l’azienda agricola di Erika Fornaroli della Cascina Nuova Frazione Celpenchio di Cozzo PV la scelta è obbligata: «Mi mancano pochi giorni alla fine del raccolto, e questo periodo di prolungate piogge ha provocato un aumento di umidità nel chicco, anche di 5 punti in più rispetto all’anno precedente; io, mio padre e mia zia abbiamo deciso di mietere nei giorni più caldi e soleggiati prima il riso allettato e poi il resto, ed è stato un bene perché così facendo il primo non è germinato, in quanto il terreno non era ancora saturo di umidità. Dopo la pioggia sono arrivate le nebbie, che ci prolungano ancora la fine del raccolto ed aumenta ancora il grado di umidità». Ora incombe l’incognita della resa alla lavorazione: l’umidità eccessiva e le essiccazione prolungate potrebbero far scendere la media. Autore: Luisa Bertazzo
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