A chi serve – notate bene, a chi e non a cosa – la revisione generale delle macchine agricole? L’interrogativo viene sollevato con insistenza da Confagricoltura Vercelli, in relazione ai ritardi che venificano l’utilità della misura, che dovrebbe garantire maggiore sicurezza agli agricoltori ed invece garantisce solo maggiore fatturato al settore agromeccanico. L’argomento è stato affrontato tempo fa, suscitando vivo interesse, ed è tornato d’attualità di recente – si legga a questo proposito http://www.risoitaliano.eu/documenti-da-non-scordare-per-guidare-il-trattore/ – ma adesso Confagricoltura Vercelli rompe il muro di omertà con un comunicato pepato. Eccolo: «Ufficialmente, dal 1 gennaio 2016 è disposta la revisione generale delle macchine agricole, come previsto dall’art.111 del Decreto legislativo 285/1992 (nuovo Codice della Strada) e dal successivo Decreto Ministeriale del 20 maggio 2015 con la quale è stata prevista una gradualità di applicazione, in funzione della tipologia delle macchine e, per le sole trattrici agricole, della loro età. E, successivamente, un’ aggiornamento quinquennale da effettuarsi entro il mese corrispondente alla prima immatricolazione. Per queste ultime infatti il decreto prevede una ulteriore gradualità secondo l’anno di immatricolazione. Le trattrici “veterane”, immatricolate entro il 31/12/1973 (e che oggi hanno almeno 43 anni…) devono effettuare la revisione entro il 31/12/2017; quelle immatricolate entro il 31/12/1990 devono effettuarla entro il 31 dicembre 2018 e così via. Purtroppo però il quadro normativo relativo alla revisione non è ancora completo perchè devono ancora essere emanate delle norme applicative di cui all’art. 5 del D.M. 20 maggio 2015. Tra i nodi ancora da sciogliere vi è quello che riguarda lo “spessore” della revisione, se cioè deve rispondere solo agli obblighi della circolazione su strada o se, più in generale, anche a quelli della sicurezza del lavoro. Inoltre mancano ancora le indicazioni sulle eventuali officine autorizzate per la effettuazione della revisione. Si confermano quindi le perplessità a suo tempo manifestate da Confagricoltura sull’opportunità di questa operazione che, contrabbandata come tributo alla sicurezza, in realtà è un gentile omaggio ai produttori ed ai commercianti di macchine agricole». (10.1.2016)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost