riso
Se hai una azienda “mista”, quindi in parte bio ed in parte convenzionale, non puoi coltivare in entrambe le parti una varietà appartenente alla medesima categoria. Se nella quota bio hai un tondo, non puoi coltivarlo anche in quella convenzionale. Lo stabilisce il provvedimenti allegato, con cui il ministero (nella foto il titolare, Francesco Lollobrigida) conferma la normativa del 2016 sulla produzione parallela delle varietà facilmente distinguibili. Perché esiste questo provvedimento? Perché si teme che ci sia qualcuno che faccia “migrare” un risone dal magazzino del convenzionale a quello bio, purché si tratti di una varietà molto simile. Separando le categorie, la vita sarà più facile per i controllori, che riusciranno a distinguerle. SCARICA QUI IL DECRETO: MASAF-2023-0657930-Allegato-Produzioneparallelariso2023trasmissione
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