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PSR VENETO, PRIMO BANDO

da | 26 Mar 2015 | NEWS

manzatoLo sviluppo rurale è un terreno strano, dove ci sono regioni che corrono e regioni che stanno ferme. Tra le seconde vi è indubbiamente il Piemonte che sull’argomento Psr (come sul Pan, peraltro) non dirama alcuna comunicazione. Molto più ciarlieri i velocisti, come Lombardia e Veneto. Il Pirellone ha già urlato ai quattro venti che il suo Psr è bell’e pronto e che se non ha ancora ottenuto il via libera di Bruxelles è perché il governo centrale – di centrosinistra, mentre in Regione Lombardia governa il centrdestra – fa di tutto per rallentare le operazioni. Non è dissimile l’opinione del Veneto, anch’esso a guida leghista. E anche i veneti come i lombardi hanno studiato delle contromosse, come emanare alcuni bandi prima del visto europeo. L’assessore Franco Manzato (foto piccola) l’ha dichiarato nei giorni scorsi: «In aprile verrà approvato il primo bando del nuovo Programma di Sviluppo Rurale, con uno stanziamento di 144 milioni di euro. Il Veneto ancora una volta è il primo in Italia, grazie all’efficienza dell’apparato amministrativo regionale». Naturalmente il collega di Manzato, il lombardo Gianni Fava, non sarà d’accordo sul primato rivendicato dalla Liga Veneta, ma a nostro parere la questione è un’altra. L’imminente  emanazione di un bando per le misure agroambientali del PSR Veneto (misura 10) in quanto «il negoziato sul nuovo PSR è avanzato» lascia un filino perplessi coloro che debbono intraprendere una strada ancora mal segnata. L’Assessore Manzato ha precisato che la Commissione europea consente alle Regioni di approvare i primi bandi per le misure che non richiedono applicazione di “criteri di selezione, per le quali invece occorrerà attendere la formale approvazione del PSR e la costituzione del Comitato di sorveglianza. Per questo,  la sua Giunta ha approvato la delibera (da inviare al Consiglio per l’approvazione definitiva) relativa al bando delle misure 10.1 (Agroambiente), 11 (Agricoltura biologica) e 13 (Indennità compensativa a favore delle zone soggette a vincoli naturali), con scadenza della presentazione delle domande al 15 maggio 2015. Pare di capire che, siccome sulle misure agroambientali tutti possono ricevere i finanziamenti senza graduatorie come accadrebbe invece per altre misure, come le “strutturali”, il Veneto può aprire le danze. Il ragionamento non è molto diverso da quello che si sta facendo in queste ore anche a Milano. Sul Portale Informativo Agricoltura del Veneto (www.piave.veneto.it) appariranno nelle prossime settimane i dettagli; per ora dobbiamo accontentarci della bozza di del PSR, dove, tra le altre cose, le “misure agroambientali” affrontano il tema riso solo per escluderlo (insieme ad erba medica, ortofrutticole e prati-pascoli) dall’ambito di applicazione della azione 10.1.2 “ottimizzazione ambientale delle tecniche agricole ed irrigue”. Da notare, come abbiamo già segnalato, che il Veneto finanzierebbe il mantenimento delle tecniche di “agricoltura conservativa” oltre che la loro introduzione (come si limita a fare Lombardia ed, a quanto pare, potrebbe decidere di fare anche il Piemonte). Per il resto non vi è nulla di certo, ovviamente in ambito risicolo. «Ricordo peraltro – aggiunge tuttavia Manzato – che siamo stati anche la prima Regione che, avvalendosi del regolamento “di transizione”, ha approvato già nel 2014 bandi per oltre 130 milioni di euro destinati agli investimenti e all’insediamento dei giovani, utilizzando risorse del nuovo periodo di programmazione con le regole del vecchio PSR. Questo non è solamente il frutto di una forte volontà strategica, ma rappresenta  anche il risultato di una grande operatività, propria del Dipartimento agricoltura della Regione. Un grazie pertanto a tutti i funzionari, dirigenti e collaboratori che hanno reso possibile il raggiungimento di questo obiettivo e che con il loro impegno quotidiano contribuiscono a posizionare il Veneto tra le best practice nel panorama italiano ed europeo». Tanto di cappello sulla rapidità, ma per conoscere i risultati di questa corsa contro il tempo (e l’Europa) ci toccherà aspettare ancora qualche settimana. Di seguito, pubblichiamo la tabella relativa alla distribuzione del finanziamento previsto dal primo bando, così come l’ha fornita dalla Regione Veneto. Per chi volesse consultare delle schede di misura del PSR Veneto:  http://piave.veneto.it/web/temi/consultazione-diretta-on-line ; per chi volesse leggere le osservazioni alla bozza di PSR Veneto: http://piave.veneto.it/web/temi/partenariato-psr-2014-2020 . (24.03.15)

Misura 10 Pagamento per impegni agro climatico ambientali
10.1.1 Tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale 3.200.000,00
10.1.3 Gestione attiva di infrastrutture verdi 35.000.000,00
10.1.4 Gestione sostenibile di prati, prati-seminaturali, pascoli e prati-pascoli in zone montane 60.000.000,00
10.1.7 Biodiversità – Allevatori e coltivatori custodi 4.000.000,00

Misura  11 Agricoltura biologica
11.1.1 Pagamenti per la conversione all’agricoltura biologica 5.800.000,00
11.2.1 Pagamenti per il mantenimento dell’agricoltura biologica 16.000.000,00
13 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici
13.1.1 Indennità compensativa in zona montana 20.000.000,00
Totale complessivo 144.000.000,00

PAGANINI SOTTO L’ALBERO

PAGANINI SOTTO L’ALBERO

L’offerta, nonostante un aumento nell’investimento di superficie del 37,6%, in seguito all’inserimento in griglia di Paganini, è in difetto

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