La riforma della Pac deve essere al centro di un accordo tra i produttori di mezzi agromeccanici e il Mipaaf. Lo hanno sostenuto i primi nei giorni scorsi, incontrandosi a Verona per preparare Fieragricola. Siamo alle avences esplicite (cioè a mezzo stampa) perché la situazione si sta complicando e il rischio che la crisi politica faccia perdere colpi è reale. La 111esima edizione di Fieragricola sarà incentrata sulla riforma della Pac e i produttori di mezzi meccanici mettono le mani avanti: hanno chiesto al ministero di definire al più presto la ripartizione delle risorse dello sviluppo rurale e ampliare i bandi per l’innovazione in agricoltura anche alle imprese agromeccaniche. A lanciare l’appello sono stati John Deere, New Holland, Massey Ferguson, Argo Tractors, Antonio Carraro, Bcs, Berti Macchine Agricole, Breviglieri, Caffini, Cnh Italia – Case IH, Goldoni, Manitou Italia, Marchetti Macchine Agricole, Merlo Industria Metalmeccanica. Segno che c’è fermento e anche preoccupazione. Anche, però, molta unità nel settore, come dimostra l’appello pro-contoterzisti.
Anche in quest’edizione di Fieragricola ci saranno tutti i protagonisti del settore agromeccanico: la produzione di trattrici e mezzi agricoli in Italia vale 7,5 miliardi di euro e malgrado la crisi il nostro Paese rappresenta il primo mercato al mondo per completezza di gamma e il secondo per fatturato dopo gli Stati Uniti. “Fieragricola dedica ancora maggiore attenzione al comparto della meccanica agricola – afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – alla luce anche di una sorta di internazionalizzazione delle grandi case italiane, dopo che negli ultimi 10-15 anni avevano delocalizzato all’estero». Grande attenzione sarà poi assicurata al settore dell’usato, che in Italia si stima che riguardi ogni anno la compravendita di circa 32mila trattrici, per un valore intorno ai 2,8 miliardi di euro. (13.01.14)