Una delle tecnologie più innovative del settore risicolo è sicuramente Provisia® che assicura il controllo delle infestanti graminacee, incluse quelle più difficili e resistenti. A qualche anno dal suo lancio ufficiale, Claudio Pivi, Senior Crop Manager Field di BASF Italia, ci racconta come sta sviluppandosi il portafoglio dei risi PVL.
Facciamo un po’ di storia: quando arriva Provisia® sul mercato italiano?
Nel 2019, per la tecnologia Provisia® viene registrata e coltivata PVL 024, la prima varietà di origine americana, molto cristallina e con una elevata resa alla lavorazione. Nell’anno successivo è stata introdotta PVL 136 IT, una varietà lungo B più idonea alle condizioni nostrane che è stata adottata rapidamente negli areali di coltivazione tipici di quel segmento. (Sai come si coltiva questo riso?)
Ora cosa siete in grado di offrire ai risicoltori?
Grazie all’intenso programma di introgressione di varietà Italiane, già dal 2023 saranno disponibili nuove varietà che consentiranno di diffondere ulteriormente la tecnologia Provisia®: DIVA PV, lungo da parboiled; LUCE PV, tondo cristallino; Sunrose PV, medio cristallino. (Segui le Lezioni di Provisia)
Negli anni successivi cosa dobbiamo aspettarci?
Entro il 2025 è previsto l’arrivo di altre varietà per ogni sottogruppo, completando negli anni seguenti il catalogo con varietà Provisia® per il mercato interno nei segmenti tipo Arborio e Carnaroli. Anche nel caso di Provisia® BASF punta a offrire alle aziende risicole mezzi tecnici che assicurino l’assoluta eccellenza sia sul piano quantitativo che qualitativo. (IP)