Tempo di passaggio del testimone in casa Anga Vercelli-Biella. L’associazione che storicamente organizza il più grande evento fieristico dedicato alla risicoltura europea, la Fiera in Campo, nella serata di venerdì scorso ha eletto il suo nuovo presidente, Giacomo Mezza, risicoltore di Sali Vercellese. Insieme a Mezza il direttivo (nella foto copertina) sarà composto dai vice-presidenti Paolo Bollo e Daniela Calciati e da un consiglio composto da 12 associati: Bertacco Jennifer, Coppo Giovanni, Deambrogio Riccardo, Dominici Luca, Ferraris Jacopo, Greppi Alessandro, Greppi Giorgio, Martinotti Alessandro, Michelini Costanza, Perinotti Luigi, Picco Giovanni e Saviolo Luigi.
Intervista al neo presidente di casa Anga
Abbiamo intervistato il neo presidente per conoscere le sue motivazioni e i suoi obbiettivi.
Presidente Mezza, quali sono le sue prime sensazioni in seguito a questa elezione e perché ha scelto di intraprendere questa avventura?
«Sicuramente è un grande onore ricoprire questo ruolo ma anche un impegno non da poco, tuttavia, dopo anni passati in consiglio e un’esperienza anche da vice presidente, mi sento pronto per dare il mio contributo in prima persona alla causa.»
Viviamo un periodo complesso, in particolare per eventi fieristici come la Fiera in Campo, fiore all’occhiello e principale impegno dell’associazione nel corso degli anni, come si pone rispetto al tema?
«È una situazione di grande incertezza per questo genere di attività ma sono sicuro che non appena ci sarà consentito riproporre la nostra fiera la risposta da parte del pubblico e degli espositori non tarderà ad arrivare. Dopo 2 anni “a casa” la voglia di tornare ad ammirare ed esporre il meglio della tecnologia per l’agricoltura è tanta. »
Parlando più in generale, quali sono i suoi obbiettivi e le sue proposte agli associati per questo triennio alla presidenza della sezione vercellese di ANGA, una delle più numerose in Italia?
«Sì, siamo circa una sessantina, in buona parte molto giovani appena usciti dalle scuole. Spero di riuscire a introdurre i futuri agricoltori all’intero delle loro realtà, supportandoli in quelle che sono le difficoltà che, quotidianamente ed in numero sempre crescente, si incontrano nella gestione delle nostre aziende (specialmente per quanto concerne gli impegni amministrativi). Nei prossimi mesi, inoltre, entrerà nel vivo la discussione sulla nuova Pac; sarà anche questa una questione che seguiremo da vicino. »
L’elezione di Mezza arriva al termine di un mandato triennale complesso, guidato da Giorgio Greppi, che ha vissuto una presidenza dai due volti, il primo ricco di soddisfazioni e il secondo segnato dall’esplosione della pandemia. Ne parla in questo modo il presidente uscente: «I primi mesi sono stati complessi, nonostante avessi fatto un’ottima gavetta e l’allora presidente uscente, Giovanni Coppo, mi avesse aiutato molto nel passaggio di consegne. Del resto la carica era ed è onerosa, visto l’impegno organizzativo, gli ambienti in cui si lavora, le personalità con cui si entra in contatto e il gruppo numeroso da gestire. Dopo questo periodo di rodaggio mi sono inserito nel ruolo e ho trovato le sfide da fronteggiare veramente molto stimolanti. Le decisioni da prendere erano complesse ma farlo, spesso in prima persona, mi ha aiutato moltissimo a crescere come persona ed a comprendere meglio alcune dinamiche relative al funzionamento delle istituzioni e delle politiche legate al mondo dell’agricoltura. I risultati ottenuti nel primo anno, inoltre, sono stati ottimi, avendo ospitato l’allora Ministro dell’Agricoltura Centinaio all’inaugurazione di una Fiera, che ha poi riscosso ottimi numeri su tutti i fronti. Il secondo anno il gruppo è continuato a crescere, raggiungendo sempre risultati più importanti e stimolanti per la Fiera in Campo che avevamo organizzato in ogni dettaglio, ma poi tutto si è fermato. Poco prima della Fiera, com’è noto, le prime restrizioni ci hanno impedito di svolgere l’evento e da quel momento è iniziata la seconda parte del mio mandato. In questo periodo è stato tutto molto difficile, non potendo organizzare riunioni in presenza, corsi di formazione o qualsia altra attività di gruppo. Tutto questo ha creato una forte delusione in me e in tutto il gruppo, leggermente mitigata durante la scorsa estate, avendo la speranza che tutto fosse passato e che si potesse avere una fiera nel 2021, ma subito rinforzata con l’arrivo dell’autunno e delle nuove restrizioni. Mi auguro che il neo presidente Mezza possa vivere un mandato diverso dal mio, più normale, e sono davvero felice che il gruppo sia rimasto molto unito, senza l’abbandono di nessun associato. Voglio sottolineare anche il profondo rapporto instauratosi con Confagricoltura Vercelli, le sezioni nazionale e regionale di Anga ed Ente Nazionale Risi.»